Dallo Sri Lanka al Nepal, fino al Marocco, una nuova ondata di proteste guidate dalla Generazione Z sta attraversando il mondo. Giovani cresciuti nell’era digitale, armati di TikTok e Discord, contestano corruzione, nepotismo, disuguaglianze e sistemi politici percepiti come bloccati. In Sri Lanka il movimento Aragalaya ha messo in crisi il governo; in Nepal l’indignazione verso l’élite ha portato alla caduta dell’esecutivo e all’emergere di nuove figure politiche sostenute online. In Marocco, invece, la morte di otto donne per malasanità ha acceso la protesta di GenZ 212, soffocata da una dura repressione. A unire queste mobilitazioni, che sventolano la bandiera piratesca di One Piece, è la richiesta comune di un futuro più giusto e di istituzioni finalmente responsabili.