“Sono nato in Israele nel 1957, quando lo Stato aveva appena nove anni di vita. I miei genitori, profughi tedeschi, hanno raggiunto l’allora Palestina mandataria negli Anni Trenta. La consapevolezza di essere parte di questa storia e di dovermi battere per l’affermazione di diritti anche di base, compresa la sovranità nazionale, è quello che più mi definisce. Sono un israeliano abituato a non dare per scontata l’esistenza di questo Paese”.
Già ambasciatore d’Israele in Colombia, Spagna e Norvegia, nel corso di una recente intervista Raphael Schutz si raccontava in questi termini. Tra poche ore questo navigato diplomatico con oltre 30 anni di esperienza alle spalle sarà in Vaticano per la cerimonia di presentazione delle lettere credenziali a papa Bergoglio. L’atto solenne e formale del suo insediamento come nuovo ambasciatore presso la Santa Sede.