Orfani di Francesco per questo episodio, riempiamo questo vuoto con un graditissimo ritorno, il capo supremo dei 400 calci, il vate Nanni Cobretti.

Con lui parliamo di tre film diversissimi ma uniti da un certo gusto per l'azione.

Partiamo con The Fall Guy, in cui il regista David Leitch mette in scena un omaggio scoppiettante al mondo degli stuntmen.

Proseguiamo col nuovo film di Luca Guadagnino, quel Challengers che vede al centro delle vicende un trio di atleti belli e impossibili alle prese con relazioni complicate dentro e fuori dal campo da tennis.

Chiudiamo col film più folle uscito quest'anno, Hundreds of Beavers, che dimostra quanto la creatività e le idee possono trionfare anche tra ristrettezze di budget e mezzi scarsissimi.

Timestamp dei film in scaletta:

[01:10] The Fall Guy

[16:00] Challengers

[29:50] Hundreds of Beavers

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Civil War è il film di punta di questa puntata, in cui insceniamo una mezza guerra civile interna perché le opinioni tra di noi non potrebbero essere più polarizzate. Se è questo che cercava Garland, missione compiuta.

Parliamo poi di Gloria!, l'esordio alla regia di Margherita Vicario, storia di formazione in un istituto religioso del 1800, iniettata di un'energia pop che viene direttamente dall'esperienza musicale della regista.

Chiudiamo con C'era una volta in Bhutan, deliziosa commedia che racconta le trasformazioni politiche e sociali del piccolo paese asiatico spaesato di fronte all'arrivo della modernità.

Timestamp dei film in scaletta:

[01:20] Civil War

[29:15] Gloria!

[39:40] C'era una volta in Bhutan

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Tornano i nostri mostri grossi preferiti, stavolta in un film ancora più stupido del precedente, che ci ha trovato poco concordi nei giudizi.

Passiamo poi al nuovo film di Sofia Coppola, biografia della donna che ha vissuto all'ombra di Elvis Presley, presenza ingombrante nel film anche e soprattutto grazie alla sua assenza.

Chiudiamo con l'esordio alla regia per Dev Patel, un action asciutto e violento in cui l'attore di origini indiane dimostra di avere rispetto per il genere e grandi capacità di padroneggiarne i meccanismi.

Timestamp dei film in scaletta:

[01:40] Godzilla e Kong, il nuovo impero

[14:00] Priscilla

[24:10] Monkey Man

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Sono state settimane prive di grandi uscite di rilievo, quindi abbiamo potuto recuperare tre film passati poco sotto i riflettori.

Iniziamo con il primo film da solista di Ethan Coen, una sgangherata commedia on the road fieramente queer che ha seminato più di qualche perplessità

Passiamo poi a La sala professori, uno dei film nominati per l'Oscar a miglior film internazionale, dramma ansiogeno ambientato in quel posto orribile che sono le scuole medie.

Chiudiamo con un horror che arriva dalla regione indiana del Kerala (che ci aveva regalato qualche anno fa il meraviglioso Jalikattu). Qui abbiamo un claustrofobico incubo in bianco e nero, con richiami gotici e un respiro internazionale che conferma il bel periodo per la ricchissima cinematografia indiane.

Timestamp dei film in scaletta:

[02:40] Drive-Away dolls

[15:40] La sala professori

[26:00] Bramayugam

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Denis Villeneuve è riuscito a fare il colpaccio: il suo Dune Parte Due sembra essere destinato a bissare il successo del primo, e sta mettendo d'accordo critica e pubblico. C'è molto meno accordo invece tra di noi, e in puntata si battaglia tra chi è stato stregato dal ritorno su Arrakis e chi invece ha più di qualche riserva.

C'è invece più armonia nel parlare del doloroso Estranei, storia di solitudine e rimpianti strappalacrime come poche.

Chiudiamo con la solita rubrica implicita "film che nessuno vedrà mai", andando in Francia per il dramma processuale più processuale di sempre.

Timestamp dei film in scaletta:

[02:00] Dune - Parte Due

[34:00] Estranei

[45:35] Le procès Goldman

La-recensione di Dune di Cristina per IGN Italia.

Singolare Femminile - Women in the Dunes

Puntata tutta dedicata all'ultimo film di Jonathan Glazer, che torna con un lungometraggio a 10 anni di distanza dal precedente, il bellissimo Under the skin.

La zona d'interesse è una visione ostica, che si interroga e ci interroga sui limiti della rappresentazione dell'orrore e sulle nostre responsabilità di spettatori.

Ne abbiamo parlato a lungo con Irene Musumeci Klein, marketing director di Mubi per l'Europa, ospite d'eccezione che ci è venuta a trovare in un episodio in cui siamo orfani di Lorenzo e Francesco.

Le sale sono di nuovo piene, i film d'autore incassano, il cinema è tornato. E noi non potevamo essere da meno, con una scaletta delle grandi occasioni.

Si parla del sorprendente successo di Yorgos Lanthimos, che rafforza il sodalizio con Emma Stone con una fiaba steampunk tutta grandangoli e sontuosità nelle scenografie.

Proseguiamo col nuovo film di Wim Wenders, un tributo al cinema di Ozu che si muove tra gesti, silenzi, e abissi di non detto.

Chiudiamo con La società della neve, una nuova lettura del celebre disastro delle Ande, stavolta nelle mani di A.J. Bayona, che unisce la sua sensibilità di regista horror con la delicatezza di un racconto corale di straordinaria resilienza (qui è uno dei pochi casi in cui questo termine si può usare).

Per la prima puntata del 2024 siamo in formazione ridotta (Lorenzo non è dei nostri stavolta), ma affrontiamo comunque tre pesi massimi di questa stagione cinematografica.

Si parte con l'ennesimo ultimo film di Miyazaki, che a dieci anni dal pacificato Si Alza il Vento torna con un film furibondo, criptico e fiabesco.

Passiamo poi al fenomeno Saltburn, secondo film di Emerald Fennell che si è trovata tra le mani il difficile compito di confermare il talento che si era intravisto nel suo esordio Promising Young Woman. Le cose non sono andate benissimo.

Chiudiamo con un doveroso recupero, l'ultimo film di

Timestamp dei film in scaletta:

Gli ultimi giorni di Dicembre, è tempo di bilanci: torniamo quindi con la consueta puntata dedicata ai nostri film preferiti dell'anno appena trascorso, un 2023 particolarmente felice per gli appassionati di cinema.

Oltre alle nostre top 5 ci lanciamo in chiacchiere libere, il premio ciofeca per la delusione dell'anno, bilanci, considerazioni varie, e i soliti frizzi e lazzi.