Benvenuti a indizi di futuro il podcast attraverso il quale si scruta fra le varie notizie che appaiono sui giornali ogni giorno per trarre indicazioni su come sarà il domani.
Oggi è sabato 22 maggio 2021 ed è la giornata internazionale della diversità biologica, e per avere un’idea di quante specie esistono sulla terra, pur se ne abbiamo catalogate circa un milione e settecento mila, si stima ne esistono da 3 o 4 milioni fino a altro 110 milioni. Ma cosa è la diversità biologica? Wikipedia ci dice che è la varietà degli organismi viventi nelle loro diverse forme, insomma animali, piante, microorganismi, e così via, che in un fragile equilibrio permettono reciprocamente la vita, fornendo acqua, ossigeno, e cibo.
Io sono Roberto e in questo episodio vi parlerò delle quattro fasi del Covid-19, del numero di vaccini somministrati in Italia e della donazione che l’Italia farà per aiutare a vaccinare le persone che abitano in luoghi meno fortunati.
Oggi è Santa Rita auguri a tutte le Rita, un nome che è caduto un po’ in disuso, .
Il 21 maggio del 1785 nasceva a Milano Alessandro Manzoni, autore del romanzo Fermo e Lucia, poi divenuto i “Promessi sposi”, e considerato uno dei padri della lingua italiana moderna.
Il Covid - 19 si affronta in quattro fasi, la prevenzione, la rilevazione, il contenimento e il trattamento. La prevenzione è il momento in cui attraverso l’informazione, il vaccino e il rispetto di determinate regole come ad esempio il semplice lavarsi le mani, si cerca di attenuare l’effetto o di fare in modo di non entrare in contatto con il virus, la rilevazione è il monitoraggio della popolazione, ovvero del numero dei contagiati, il contenimento sono le restrizioni necessarie per limitare l’espansione della malattia, e infine il trattamento che è la cura, ovvero la disponibilità di strutture adatte ad affrontare la malattia.
Quale paese è stato più bravo a svolgere i 4 compiti?
“Our world in data” racconta una storia di successo e non è la storia dell’Italia, ma quella della Germania, però c’è qualcosa di cui sentirsi orgogliosi, siamo l’ottavo paese per numero di vaccini somministrati, ma soprattutto siamo al quarto posto per numero di vaccini somministrati in rapporto alla popolazione, che è il dato che conta.
E se consideriamo che non eravamo partiti benissimo, direi che qualche bel passo avanti lo abbiamo fatto, quindi benvenuto Generale, che se anche qualcuno non ha gradito vedere persone in divisa al comando di un’operazione civile, mi pare che sceglierlo sia stata una corretta intuizione.
Davanti a noi ora ci sono gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Germania, ma non è ancora finita.
Intanto il nostro presidente del consiglio, ne parlo spesso perché mi pare una rara persona di buon senso, ci dice che l’Italia donerà 300 000 milioni per vaccinare le persone che hanno avuto la sorte di nascere in un paese povero, e che quindi non avrebbero accesso al vaccino. E se qualcuno non ha capito che l’unico modo per sconfiggere la malattia è vaccinare più persone possibile, quindi anche chi non potrebbe farlo per motivi economici, allora è il momento di riflettere sul fatto che i virus non conoscono confini, e come c’è voluto un attimo poco più di un anno fa a fargli attraversare il mondo, la sconfitta della malattia necessita che i paesi ricchi facciano un piccolo sacrificio, cosa che per altro ha anche una connotazione umanitaria che non guasta affatto.
Bene qualche indizio di futuro lo abbiamo incontrato, intanto una buona organizzazione da i suoi frutti e il romantico “genio e sregolatezza” lo teniamo come mito per un buon racconto cinematografico ma non come indicatore per il buon governo di una nazione, poi che il mondo è sempre più connesso e uno starnuto a Whuan può infettare in pochi giorni, un cittadino europeo, ma più di tutto più spesso di quanto si immagini, per aiutare noi stessi dobbiamo aiutare gli altri.
A domani.