È una spremuta di benessere quella che ci regala Beatrice Venezi, dalla sua casa di Lugano. Non solo perché in Svizzera lo Stato si affida al senso di responsabilità dei cittadini e si possono dunque ancora fare passeggiate, ma soprattutto perché Beatrice vuole condividere con noi fiducia, coraggio e ispirazione. Attingendo dal suo repertorio personale delle letture consigliate (due libri di Rudolf Steiner in particolare, proprio come ci aveva citato Giorgio Battistelli, che l’ha invitata come Direttore Ospite Principale all’Orchestra della Toscana), ma anche dalle esperienze maturate lungo il percorso della sua carriera vincente. In particolare indirizza i suoi suggerimenti ai giovani musicisti, invitandoli a «studiare, studiare, studiare» (un invito che ci aveva già donato Cecilia Gobbi, citando il padre Tito nel proprio nell’incontro del TÈ DELLE CINQUE), ma anche a non star lì ad aspettare che qualcuno bussi alla porta «perché il futuro va aggredito», confidando nella “Legge di attrazione”. Infine manda un messaggio personale al mondo della musica, invitando tutti alla condivisione e non alla separazione. In quanto a visione della vita, cara Beatrice, la vediamo proprio allo stesso modo!