Commento a Atti 2, 22-36
È il primo dei cinque discorsi missionari degli Atti. Gli apostoli cominciano a diventare testimoni della risurrezione. Pietro spiega che ciò che è appena avvenuto non è un'ubriacatura, ma è l'ebbrezza dello Spirito Santo promesso dai profeti, compimento di ogni promessa di Dio e desiderio dell'uomo. È giunta l'ora della salvezza per chi invoca il Signore. E il Signore è Gesù Nazareno, crocifisso, morto, disceso agli inferi, risorto e seduto nella gloria di Dio che ci dà il suo Spirito perché tutti possiamo vivere da figli del Padre e da fratelli tra noi. Questo primo discorso è un condensato della fede cristiana: Cristo e Signore, datore dello Spirito e salvatore, è l'uomo Gesù di Nazareth, come rivela la sua vita e la sua morte, la sua risurrezione e la sua glorificazione.
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