In questo episodio:
- Settembre ha sorpreso con la migliore performance dell’S&P 500 degli ultimi quindici anni: sei mesi consecutivi di rialzo e un mercato in pieno melt-up, sostenuto da volumi forti, flussi record su ETF a leva e opzioni call. Anche i comparti rimasti indietro, come biotech e non-profitable tech, sono tornati protagonisti.
- Nel frattempo, lo shutdown negli Stati Uniti riaccende i timori su deficit e spesa pubblica, mentre i metalli preziosi volano: oro oltre i 4.000 dollari, argento sopra i 50, platino e palladio in forte accelerazione. Una corsa che riflette insieme euforia, liquidità e la ricerca di protezione.
- L’intelligenza artificiale resta il filo conduttore, ma entra in una “fase due”: meno hype, più esecuzione. I grandi player consolidano un ecosistema circolare e puntano su software e applicazioni integrate, mentre cresce il dibattito su ritorni reali e sostenibilità degli investimenti.
- In Europa, l’Eurostoxx 50 rompe finalmente al rialzo, guidato da pharma, lusso e miners, mentre Germania e Francia restano i punti di debolezza. Riflettori puntati anche sul comparto auto, stretto tra margini in calo, rischi di credito e vulnerabilità operative dopo il cyber-attacco a Jaguar Land Rover.
Il quadro resta affascinante ma complesso: entusiasmo e prudenza si bilanciano in un mercato tirato ai limiti. Il focus va su tre pilastri — liquidità, AI e politica economica — da cui dipenderà l’equilibrio dei prossimi mesi.
Per saperne di più ascolta il nuovo episodio della rubrica podcast a cura di Alberto Tocchio, Head of Global Equity and Thematics.