Ci sono film che non si limitano a raccontare una storia, ma spalancano una porta dentro di noi. Blue My Mind, opera prima della regista svizzera Lisa Brühlmann con l’intensa interpretazione di Luna Wedler, è uno di quei film rari e necessari. Dietro la superficie di un racconto adolescenziale, si nasconde infatti un viaggio profondo e simbolico dentro il corpo, l’identità e il mistero dell’essere.
Mia, quindicenne appena trasferita a Zurigo, vive la solitudine e le incertezze tipiche di chi cerca un posto nel mondo. Ma ciò che accade dentro di lei va oltre le esperienze comuni: il suo corpo cambia, le sue percezioni si trasformano e qualcosa di antico, potente e selvaggio si risveglia. La metamorfosi che attraversa non è soltanto fisica — è un rito di passaggio verso sé stessa, un ritorno alle origini, un incontro con quella parte profonda e autentica che per troppo tempo aveva cercato di nascondere.
Il film usa il mito della sirena come metafora di tutto ciò che è incompreso, libero e indomabile dentro di noi. Racconta la crescita non come scelta di chi vogliamo diventare, ma come accettazione di chi siamo sempre stati.
Blue My Mind – Il segreto dei miei anni è un’opera cruda e poetica che ci spinge a interrogarci: quante parti di noi abbiamo soffocato per essere accettati? E cosa succederebbe se smettessimo di combatterle e semplicemente le lasciassimo emergere?
🌊 Un film che non offre risposte ma domande. Che ci invita a immergerci, a respirare sott’acqua, a scoprire che forse — da sempre — abbiamo delle pinne invisibili.