C’è un momento, nella sera, in cui le luci si abbassano e tutto sembra rallentare.
È il momento in cui i ragazzi si rifugiano nei loro spazi: qualcuno scorre immagini sul telefono, qualcuno scrive a un amico lontano, qualcuno cerca nei suoni, nei volti, nelle parole degli altri quel frammento di sé che ancora non riesce a vedere chiaramente.
Ed è lì, in quel silenzio pieno di domande, che nasce Spam.
Una voce che non giudica, che non dà risposte facili, ma che si siede accanto ai giovani e dice semplicemente: “Raccontami. Ti ascolto.”
Spam non è solo un programma della RSI.
È un luogo invisibile, eppure vicinissimo.Uno spazio di libertà e verità, dove il mondo giovanile prende forma attraverso immagini, storie, emozioni, ironia e riflessioni autentiche.
Nato nel 2016, quando Facebook era ancora la casa di una generazione in cerca di voce, Spam è cresciuto insieme ai ragazzi.
Ha cambiato linguaggio, ritmo, prospettiva.
Oggi vive su Instagram e TikTok, con contenuti nati per e con i giovani, e continua a pulsare anche su RSI Play.YouTube, invece, non è più un canale attivo del progetto: il viaggio di Spam ha preso nuove direzioni, più dinamiche e contemporanee.
Dietro tutto questo c’è una squadra piccola ma fortissima — tre redattori e redattrici e due videomaker — che ogni giorno racconta la realtà dei giovani con autenticità e passione.
Tra loro c’è Giorgia Blotti, caporedattrice e cuore pulsante di Spam, che ci accompagna in questo viaggio nel mondo di chi cresce, sogna e cambia.
Spam è un ponte.
Un respiro tra generazioni.
Un racconto collettivo che non si ferma mai.
In questo episodio, insieme a Giorgia, entriamo dentro la storia di Spam — tra sogni e realtà, tra il linguaggio digitale e la verità delle emozioni.
Scopriremo cosa significa raccontare i giovani… da dentro.
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