Sabato 8 novembre ha preso il via la stagione 2025/26 della serie A2 maschile di pallanuoto, con la Torino 81 che all’esordio ha impattato in casa contro la R.N.Sori: alla Monumentale foinisce 11 pari con i torinesi che recuperano a sei secondi dalla sirena finale un triplo svantaggio maturato in un pazzo uiltimo quarto dopo 3 frazioni sostanzialmente in equilibrio. Il gol al fotofinish di Tononi salva così i gialloblu da una sconfitta casalinga che sembrava ormai fatale. Ne parla ai nostri microfoni il tecnico della Torino 81 Simone Aversa

Si conferma campione d’Europa la Perosina Boulenciel che nelle finali di Coppa Europa disputate a Porec (Croatia), dopo aver eliminato in semifinale gli sloveni del BK Postojna per 17-9 si aggiudica la finale superando  i francesi del Saint-Vulbas con il punteggio finale di 18-8 conquistando il titolo europeo per il secondo anno consecutivo. Nella finale i piemontesi, dopo un avvio equilibrato, hanno preso il largo dominando prima i tiri di precisione e poi le prove a coppie, il combinato e l'individuale assicurandosi un margine più ampio rispetto al successo dell’anno scorso.

Con l’arrivo delle Nitto Atp Finals a Torino tornano gli appuntamenti a cura del Salone Internazionale del Libro di “Fuoriclasse Live - Storie e protagonisti dello sport fuori dal campo di gioco”. Dall’8 al 16 novembre a Casa Tennis, in piazza Castello, numerosi ospiti di prestigio animeranno una serie di talk a tema sportivo a partire dalla presentazione di libri a tema. Ai nostri microfoni il curatore Federico Vergari

Emergenza abitativa a Torino per l’assegnazione di alloggi popolari. Gli spazi disponibili nel capoluogo sono pochi e resta la questione graduatoria. In questa situazione l’ASGI, associazione per gli studi giuridici sull’Immigrazione, ha evidenziato alcune procedure discriminatorie nell’accesso alle case popolari. Con due provvedimenti il Tribunale di Torino ha accertato il carattere discriminatorio di alcune delle norme della Regione Piemonte, introdotte nel 2024, che regolano l'accesso all'edilizia residenziale pubblica (ERP), rinviando in parte la questione alla Corte Costituzionale e, nel contempo, ordinando la consegna immediata della casa ad una cittadina straniera illegittimamente esclusa. Alla donna era stata infatti revocata l'assegnazione di un alloggio pubblico unicamente perché non svolgeva un'attività lavorativa al momento della consegna delle chiavi. La sentenza comporta che anche gli altri stranieri lungo-soggiornanti cancellati dalla graduatoria per il medesimo motivo (cioè la condizione di disoccupati) potranno far valere, con ulteriori ricorsi individuali, il loro diritto a essere riammessi. Ai nostri microfoni l’avvocata Marta Lavanna, socia di Asgi.

1006 famiglie torinesi, su 7366 domande totali presentate, possiedono un livello di priorità alto nella graduatoria di assegnazione di una casa popolare. Gli spazi disponibili nel capoluogo però sono sempre meno: al momento sono 1791 gli alloggi vuoti, che tuttavia avrebbero bisogno di ristrutturazioni e solo 429 sono attualmente oggetto di lavori. In questa situazione di emergenza abitativa l’ASGI, associazione per gli studi giuridici sull’Immigrazione, ha evidenziato alcune procedure discriminative nell’accesso alle case popolari. Con due provvedimenti il Tribunale di Torino ha accertato il carattere discriminatorio di alcune delle norme della Regione Piemonte, introdotte nel 2024, che regolano l'accesso all'edilizia residenziale pubblica (ERP), rinviando in parte la questione alla Corte Costituzionale e, nel contempo, ordinando la consegna immediata della casa ad una cittadina straniera illegittimamente esclusa. Alla donna era stata infatti revocata l'assegnazione di un alloggio pubblico unicamente perché non svolgeva un'attività lavorativa al momento della consegna delle chiavi. La sentenza comporta che anche gli altri stranieri lungo-soggiornanti cancellati dalla graduatoria per il medesimo motivo (cioè la condizione di disoccupati) potranno far valere, con ulteriori ricorsi individuali, il loro diritto a essere riammessi. A supportare l'iniziativa di ASGI anche Alice Ravinale di Avs che ai nostri microfoni ha fatto un sunto più ampio sulla questione.

A un anno dal lancio della campagna “Ripudia” Emergency ha organizzato sabato 8 novembre, l’iniziativa “Facciamo rumore!” Un’azione civile, pacifica e simbolica per rompere il silenzio e denunciare come anche nei nostri territori si diffonda la propaganda di guerra. L’iniziativa combinerà alcuni momenti di rumore prodotto con oggetti, fischietti, tamburi, suoni e voci, la lettura dell’articolo 11 della Costituzione e brevi interventi dei soggetti partecipanti.  A Pinerolo l’appuntamento è alle 11 davanti al Municipio e alle 11,30 in piazza Facta. Tra sabato 8 e domenica 9 analoghe iniziative si svolgeranno in più di 50 città italiane. Ai nostri microfoni Chiara Lauritano di Emergency spiega il contesto dell’inziaitiva

Si è svolto nella mattinata dimartedì 4 novembre l’incontro tra i sindaci dei comuni attraversati dalla linea ferroviaria Sfm2 Pinerolo Chivasso, l’assessore regionale ai trasporti Marco Gabusi, RFI e Trenitalia, per discutere dei problemi persistenti sulla linea. Nel corso dell’incontro è stato consegnato un documento congiunto che richiama l’attenzione sulle continue cancellazioni di corse, ritardi e collegamenti alternativi su gomma non sempre adeguati. A ciò si aggiungono lavori ancora in corso, come il sottopasso ferroviario di Vinovo e altre opere non completate lungo la linea. A margine dell’incontro, i sindaci hanno chiesto  anche chiarimenti sul nuovo sistema previsto in sostituzione del casello autostradale di Beinasco, tema strettamente connesso alla mobilità dell’area sud metropolitana. Ai nostri microfoni il sindaco di Pinerolo Luca Salvai

Nella giornata di ieri è stato firmato a Palazzo Civici a Torino il Protocollo territoriale per l’attuazione dei Corridoi Lavorativi per i Rifugiati, documento attuativo Pal protocollo nazionale firmato lo scorso giugno con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero dell’Interno e del Ministero del Lavoro, che punta ad agevolare l’ingresso regolare in Italia di persone rifugiate qualificate, rispondendo al fabbisogno occupazionale di imprese e territori. Nei prossimi mesi circa 60 rifugiati arriveranno a Torino da Colombia, Egitto, Uganda e Giordania e saranno impiegati in settori come aeroportuale, cantieristica navale, informatica ed oreficeria. I Corridoi Lavorativi rientrano nel cosiddetto “percorso extra-quota” sancito dalla legge 50/2023, che consente alle imprese italiane di selezionare e formare persone rifugiate all’estero, dando la possibilità di un ingresso regolare tramite visto di lavoro. Ai nostri microfoni Filippo Ungari di UNHCR

Nessuna dichiarazione al termine dell’incontro presso il Mimit a Roma tra il ministro Urso e i rappresentanti della Tata Motors in seguito alla prospettiva di acquisizione del ramo civile di Iveco, che dovrebbe concludersi nella prima parte del 2026. Un silenzio che preoccupa ulteriormente i sindacati, i quali temono per la stabilità occupazionale. Iveco a Torino occupa circa 6mila persone. Nel frattempo è avvenuto un incontro anche al Grattacielo Piemonte dove si sono incontrati le rappresentanze sindacali e l’assessora al lavoro Elena Chiorino. “Abbiamo ascoltato con grande attenzione le istanze dei lavoratori e dei loro rappresentanti — ha dichiarato Chiorino — e ribadito che la Regione Piemonte sarà in prima linea, al fianco dei lavoratori e delle famiglie, per garantire la piena tutela occupazionale”. Ai nostri microfoni Ugo Bolognesi di Fiom Cgil

Nella giornata di martedì 28 ottobre nella Sala Giunta del Grattacielo Piemonte si è riunito l’Osservatorio sulle assunzioni del personale sanitario al quale hanno partecipato il governatore Alberto Cirio e l’assessore alla sanità Federico Riboldi, e i sindacati Fp Cgil, Fp Cisl, UIL Fpl, Anaao Assomed e Nursind. Nel corso dell’incontro sono stati illustrati i dati relativi alle assunzioni che vedono, al 30 settembre, 1.925 unità di personale in più, che - hanno dichiarato Cirio e Riboldi - rappresentano il 95% dell’obiettivo per il personale del comparto e il 106% per la dirigenza, al netto del turnover. Forte calo del ricorso ai gettonisti, con una diminuzione del 30% della spesa complessiva, e il successo del processo di internalizzazione dei servizi: 766 internalizzaziomi già effettuate, con un risparmio di 11,8 milioni di euro. A regime, si prevede di raggiungere 994 unità internalizzate e un risparmio annuo di oltre 28 milioni di euro. Tuttavia, secondo il sindacato Anaao Assomed, le risorse destinate alla sanità non permettono di rispondere alle gravi carenze che gravano sul sistema sanitario, regionale e non solo, come speiga ai nostri microfoni il suo rappresentante Angelo Gianni Delmonaco