Meglio abusati che in affido, parola di consulente «L’allontanamento della bambina (...) l’ha certamente esposta a quelli che in letteratura vengono considerati dei danni iatrogeni, provocando un danno maggiore di quello che avrebbe potuto provocare l’esposizione ad un abuso sessuale». Quello appena riportato è uno dei passaggi contenuti nelle perizie tecniche disposte dalla procura di Reggio Emilia nel “caso Bibbiano”. Un’affermazione sulla cui base l’accusa è arrivata alla conclusione che i servizi sociali della Val d’Enza abbiano agito con dolo, con l’intenzione, cioè, di strappare dei bambini a genitori innocenti. Una mostruosità insopportabile, al punto da considerare meno dannoso rischiare di subire un abuso…