FastLetter - Una fonte buona dalla quale aggiornarsia cura di Giorgio TavernitiN. 24 - 8 Aprile 2022Di cosa parliamo* Perché Google è Google?* SEO Tech: news interessanti* SEO: 3 Utilissimi Casi di studio * Le 3 Direzioni di Google contro le Fake News* Analytics: due segnalazioni* Arriverà l’edit button su Twitter, ma non c’entra Elon Musk* Altre news dai social* Strumenti* Da Leggere* SalutiPremessa: la settimana passata è uscito il video Entità e Dati Strutturati: Semantic Publishing per Google e SEO - Al Lavoro Con Massimiliano Geraci. Sono molto orgoglioso di questo format e del video con Massimiliano. Per chi vuol dar seguito e approfondire segnalo che Valerio Treviso ha aperto una discussione che si chiama Risorse Semantic Publishing per Google e SEO dove ci sono varie indicazioni di cosa studiare.Inoltre questa settimana ho rilasciato su FastForward il video 11 cose che hanno cambiato la mia vita professionale! e su Creator Pro ne trovate due:* la lezione 8 di Road To 10.000, ovvero come fare un piano editoriale social* Produrre di più, produrre meglio - Il metodo CiraoloTi ricordo che sono sempre aperto alle collaborazioni, specialmente video. Se hai qualcosa che vuoi condividere, sai dove trovarmi.Volevo dire una piccola cosa: la FastLetter la trovate come podcast ovunque. Ovvero in qualsiasi piattaforma.PERCHÉ GOOGLE È GOOGLE?E perché sto scrivendo un libro sul tema?So che molte persone pensano che ci siano motori di ricerca migliori. Ma a parte il grande errore che commettono, qui dobbiamo ragionare non solo sul perché Google è migliore, ma in che modo questo essere migliore dovrebbe far capire a chi fa SEO la direzione in cui va. E sfruttarla.Google è il miglior motore di ricerca del mondo perché crea costantemente nuove abitudini di ricerca migliorando l’esperienza di tutti gli esseri umani.E ho usato essere umani e non persone, perché l’impatto che stiamo subendo dalle possibilità della ricerca sta piano piano modificando i nostri comportamenti, le nostre riflessioni, i nostri modi di interagire, curiosare, ricercare.Queste abitudini di ricerca ci stanno cambiando. E cambiando, cambiano il commercio, ad esempio. Imparare che puoi fare un nuovo tipo ricerca, significa migliorare e creare frustrazione quando usi qualcos’altro. Solitamente le persone che sostengono che ci sono altri motori di ricerca, non hanno idea di cosa sia Google. Non tengono in considerazione che ciò che fai con Google non lo puoi fare da altre parti e che Google ha un ecosistema nel quale ti fa ricercare e dal quale attinge informazioni. Altro che motore di ricerca.Facciamo 3 esempi pratici, attuali, innovativi.ESEMPIO 1: i prodotti dei negoziPrendiamo ad esempio la novità di due settimane fa spiegata nell’edizione precedente della FastLetter dal titolo: Google: ecco l'e-commerce del Mondo! Attivo in Italia.In pratica è possibile vedere i prodotti disponibili in un negozio. Ma ragioniamo sugli impatti che avrà questa cosa nei modi con i quali noi creeremo nuove abitudini di ricerca. Quando tutto sarà maturo, noi incominceremo a cercare chiavi tipo [nike air max vicino a me] o [c’è la penna pilot blu nella cartolibreria in via di torrevecchia?].Mentre la vecchia SEO si lancerebbe subito nella creazione di pagine che rispondono a queste domande, la nuova SEO capisce che c’è un ecosistema che ha bisogno di dati e informazioni da fornire a Google anche senza creare nuove pagine. Servono feed, dati strutturati. Serve che prendiamo il controllo sulle nostre informazioni, che le mappiamo, che le inseriamo online correttamente.Questa integrazione nell’ecosistema di Google è possibile perché:* la Ricerca di Google si espande a tutto l’ecosistema* Google Maps si è completamente integrato * Google Shopping ha seguito le orme degli altriLo capiamo che siamo su un altro livello di SEO? Google, così come il Knowledge Graph, ha creato molti database specifici e oggi integrarli è facile: lo shopping graph, ad esempio, è per i prodotti. Oramai qualsiasi cosa di Google è pensata in questo modo.ESEMPIO 2: le MultiricercheIn lingua inglese, solo negli Stati Uniti come i migliori film distopici americani, ieri 7 Aprile hanno annunciato quelle che loro chiamano Multisearch. Segnalatemi da Filippo Trocca, non solo altro che quanto Gianluca Fiorelli e Marco Quadrella ci hanno preannunciato al Search Marketing Connect (evento che non dovreste perdervi, quest’anno si terrà a Bologna a novembre). Marco le ha chiamate ricerche multimodali.Il flusso è facile.Hai presente l’ecosistema liquido di Google? Ecco ti fornisce un punto di accesso lui, che solitamente si trova o nel tuo smartphone come widget o direttamente quando apri Google. Lì dove c’è la barra di ricerca. Non c’è solo la barra di ricerca, c’è anche il microfono per i comandi vocali (tra i quali, anche la possibilità di cercare) e l’accesso a Google Lens.Ecco, il flusso parte da lì. Clicca su Google Lens, inquadra l’oggetto e scatta. A quel punto ti trovi ciò che è simile visivamente nei risultati di ricerca, in modo che tu possa inquadrare un paio di scarpe quando sei in giro e capire quali sono. Ma come fai se poi vuoi approfondire? Immagina di aver visto un bel vestito ma il colore non ti piace, lo vorresti di un altro colore. Ecco, scatta la foto e poi vedrai comparire in alto un pulsate “aggiungi alla tua ricerca” che non fa altro che aprire una ricerca prendendo in esame la tua foto. Quindi ti basterà inserire la parola verde nella ricerca e l’ecosistema liquido di Google ti mostrerà il vestito della foto ma di colore verde.Quali nuove abitudini di ricerca potrebbero nascere? Posso scattare la foto ad un prodotto e chiedere a Google dove è disponile localmente, di trovarmelo di un altro colore, di avvisarmi quando tornerà disponibile, insomma ad oggi nemmeno lo immaginiamo.La vecchia SEO non saprebbe cosa fare, la nuova SEO ha già fatto tramite i dati strutturati.Questa integrazione nell’ecosistema di Google è possibile perché:* la Ricerca di Google si espande a tutto l’ecosistema* con MUM l’intelligenza artificiale sta facendo passi in avanti portando giovamento a tutto l’ecosistema Google* Lo Shopping Graph sta diventando sempre più completo e attinge a informazioni da altre parti* Google sta costruendo il più grande database di cose del mondo online e del mondo fisico. E un giorno non faremo più questa distinzione.ESEMPIO 3: i dettagli delle strutture ricettiveL’immagine seguente illustra un box di risposta di Google. Se cerco [hotel il negresco con piscina coperta forte dei marmi] Google evidenzia il fatto che il servizio esiste nella struttura con l’aggiunta della caratteristica: ovvero non dice solo Dispone di Piscina, ma Dispone di Piscina esterna. Ma cosa più importante, in basso evidenzia le recensioni correlate al servizio. L’ho scoperta tramite Luca Coletta che ha fatto un post nel Gruppo Local Strategy e ne ho approfittato per creare una discussione su Connect.gt I Servizi delle Strutture iniziano ad essere in rilievo su Google.Era dal GT Study Day di Pescia del 2009 che aspettavo questa news: sì, sono 13 anni. In quegli anni andavamo in giro gratuitamente a spiegare come funzionava il Digital Marketing alle strutture ricettive e il mio mantra era: una pagina per ogni servizio, anche fosse micro. Perché Google un giorno metterà in rilievo queste informazioni e fornirà anche dei filtri di ricerca. Ecco, è successo. Piccola nota, a proposito di eventi gratuiti, giri d’Italia e robe varie, il 22 e 23 saremo a Firenze per l’Italian Roadshow del WMF, io il 22 terrò anche una lezione.Tornando a noi: quali nuove abitudini di ricerca potrebbero nascere? Potremmo iniziare a cercare con tanta precisione le strutture ricettive con i servizi specifici.La vecchia SEO direbbe di fare una pagina per ogni servizio, ma lo farebbe anche la nuova SEO imprecando perché non lo hai fatto 13 anni fa.Queste tre novità super recenti ci mostrano come la SEO si è evoluta, a volte serve fare le cose di buon senso che si dicono da anni ma che fanno ancora in pochi, altre volte serve proprio una nuova mentalità.Questi esempi riguardano novità di Marzo - Aprile eh. Ma se dovessimo riflettere sulle