La fortunata espressione "maggiorata", coniata dallo sceneggiatore Sandro Continenza sul set di Altri tempi (1952) di Blassetti uscì subito dal film per essere associata a Gina Lollobrigida. E da Gina Lollobrigida, nel discorso giornalistico come nella riflessione storiografica, finì presto per designare una batteria di attrici di successo, accomunata dalla non comune carica sessuale: Silvana Mangano, Silvana Pampanini, Sophia Loren su tutte.
La loro prominenza andava ben oltre il personaggio, il film, il cinema, per incarnare più generalmente forme di vita seducenti e modi di essere replicabili della nuova Italia repubblicana. A Federico Vitella, Ordinario di Storia del Cinema italiano all’Università di Messina autore de Maggiorate.
Divismo e celebrità nella nuova Italia, edito da Marsilio, in questa puntata abbiamo chiesto di approfondire come il divismo delle maggiorate sia stato agente di storia capace di veicolare discorsi di genere, mobilitare su larga scala desideri, aspirazioni, modelli e rappresentazioni sociali.