Francesco Zanardi - Enna, Antonio Messina commenta le dichiarazioni di Papa Francesco
“Saluto il Vescovo di Piazza Armerina, Monsignor Rosario Gisana: bravo, questo Vescovo, bravo. È stato perseguitato, calunniato e lui fermo, sempre, giusto, uomo giusto. Per questo, quel giorno in cui andai a Palermo, ho voluto fare sosta prima a Piazza Armerina, per salutarlo; è un bravo Vescovo.”
“A poche ore dalla requisitoria del pm e della discussione delle parti civili, nel processo al sacerdote Giuseppe Rugolo, accusato di violenza sessuale aggravata su minori, e che scaturisce dalla mia denuncia, la nota della sala stampa del Vaticano nella quale Papa Francesco tesse le lodi del vescovo di Piazza Armerina, Rosario Gisana, fa male oltre che fa pensare”. A parlare è Antonio Messina, il giovane che ha denunciato il sacerdote per le violenze subite.
“Questo vescovo – dice Antonio Messina – è lo stesso intercettato mentre parla con Rugolo e dice di avere insabbiato tutto”.
Antonio rinnova la sua richiesta di potere parlare con Papa Francesco.
“Santo Padre mi rivolgo nuovamente a Lei per chiederle di ricevermi. Vorrei parlarle e raccontare, atti alla mano, cosa sta succedendo nella diocesi di Piazza Armerina. Se è vero che il processo al catechista di Gela si aprirà grazie alla perseveranza di due avvocati, quello di Enna si concluderà, con la sentenza il prossimo 10 gennaio”.
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Ludovica Eugenio – Donne
“La violenza sulle donne è una velenosa gramigna che affligge la nostra società e che va eliminata dalle radici. E queste radici sono culturali e mentali, crescono nel terreno del pregiudizio, del possesso, dell’ingiustizia”.
Così si esprime papa Francesco in un messaggio diffuso l'8 novembre dalla Sala Stampa vaticana, in occasione della campagna nazionale contro la violenza sulle donne organizzata da RAI Radio1 Gr1 e Cadmi D.I.Re “Un’onda lunga contro la violenza maschile sulle donne”, d
“In troppi luoghi e troppe situazioni – dice il papa - le donne sono messe in secondo piano, sono considerate “inferiori”, come oggetti”.
Sono parole, queste del papa, che caratterizzano, in effetti, proprio la realtà femminile nella Chiesa, sempre idealizzata ma mai ritenuta degna di parità di diritti, come più volte sottolineato dalle associazioni cattoliche che si battono per questo.
“Quante donne sono sopraffatte dal peso e dal dramma della violenza!” prosegue il papa, Quante sono maltrattate, abusate, schiavizzate, vittime della prepotenza di chi pensa di poter disporre del loro corpo e della loro vita, obbligate ad arrendersi alla cupidigia degli uomini, prosegue il papa.
Dove c’è dominio c’è abuso! (…)
“È nostro dovere, responsabilità di ciascuno, dare voce alle nostre sorelle senza voce: le donne vittime di abuso, sfruttamento, emarginazione e pressioni indebite. Non restiamo indifferenti! È necessario agire subito, a tutti i livelli, con determinazione, urgenza, coraggio”.
Parole che stridono con la realtà delle vittime di abusi nella Chiesa, tra le quali numerose donne e religiose come quelle che accusano l'ex gesuita Marko Rupnik, che da anni chiedono invano al papa di essere ascoltate e riconosciute come persone degne di credibilità.
Fonte: bollettino Sala stampa vaticana
https://youtu.be/saVklxjuXgY?si=POF1PrCJk7bATCqm&t=229
Alessio Di Florio - Commissione Orlandi-Gregori è legge, contro il sit in della famiglia Claps si scatena “l’indignazione cattolica”
Finalmente! Dopo otto mesi di rinvii continui e di attacchi il Senato ha votato per l’istituzione della commissione parlamentare d’inchiesta Emanuela Orlandi-Mirella Gregori. Due giorni consecutivi di rinvii, il 7 e l’8 novembre, potevano far temere che slittasse ancora il voto finale. Così invece non è stato. Ora la partita sarà l’istituzione effettiva e che questa Commissione sia libera di poter indagare a schiena dritta senza interferenze dello Stato estero più piccolo al mondo e di...