L'Italia trionfa per il terzo anno consecutivo nelle finali di Coppa Davis, centrando un tris che non si vedeva da 53 anni. Un successo che questa volta è portato dalla "seconde linee" Flavio Cobolli e Matteo Berrettini, testimonianza di un movimento - quello italiano - che è veramente centro del mondo tennistico.

L'analisi dei meriti della squadra azzurra, delle difficoltà trovate, degli avversari ma anche del torneo in sé: una Davis infatti priva di campioni e in cui il trionfo italiano è arrivato senza dover sfidare nemmeno un Top 30. Un format che, in qualche modo, andrà prima o poi nuovamente ripensato.

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