Al cospetto delle migliaia di uomini, donne e bambini rimasti uccisi nel terremoto di Turchia e Siria, si ripropongono le domande che Voltaire sintetizza nel Poema sul disastro di Lisbona e riprende poi nel Candido, o l’ottimismo. Il filosofo francese, scagliandosi contro l’ottimismo di Leibnitz e la sua idea della Terra come il "migliore dei mondi possibili", mette in discussione la bontà di Dio. Eppure, le immagini delle macerie in cui sono stati ridotti certi palazzi a fronte di altri rimasti in piedi, più che la responsabilità di Dio, per chi in un Dio crede, chiamano in causa quella degli uomini.