La comunicazione sulle api e sulla loro estinzione si è fatta via via negli anni più presente sui media tradizionali e sui social, ma se oggi come non mai si parla di questa specie è anche vero che è presente tantissima disinformazione e confusione nei discorsi intorno alle api e ciò non giova di certo alla risoluzione del problema e anzi è controproducente.
La letteratura, che riesce molto spesso ad arrivare dove la scienza e la filosofia non arrivano nel farci mettere nei panni degli animali, nel farci capire la relazione profonda che esiste tra le specie, nel farci immaginare nuovi mondi, nuove soluzioni a partire dal punti di vista degli altri animali, che fa quando si parla di api? La cosiddetta eco-fiction sempre più alla ribalta in epoca di crisi climatica cosa ha da dire sulle api e la loro estinzione?
Nella letteratura di finzione le opere che parlano di api non sono moltissime e anche quando ci sono, risultano viziate dallo sguardo antropocentrico: sono opere che parlano innanzitutto di miele, mettono cioè al centro l’apicoltura e l’uomo, sono intrise della falsa retorica dell’apicoltore come guardiano della biodiversità quindi non un allevatore ma il protettore di un animale selvatico che senza il suo aiuto morirebbe.
Mancano il punto: non parlano di api come essere viventi senzienti e sì indispensabili per noi, ma non in quanto produttrici di miele, cera, propoli e pappa reale ma in quanto instancabili impollinatrici dalle quali dipendono le colture e la vegetazione quindi la vita sulla terra.
In questo panorama c'è un'eccezione, un’opera che riesce ad appassionare al mondo delle api e nel contempo a dare informazioni accurate, evidenziare la complessità del problema e far immaginare nuovi scenari di coesistenza tra noi e le api.
Si tratta di "la Storia delle api" di M.Lunde e te ne parlo in questa puntata.