Start / Lavoro all’estero? Dopo il Covid è un “sogno” per 9 italiani su 10
Con la crisi dovuta alla pandemia cresce la percentuale di italiani disposti a trasferirsi oltreconfine per lavorare, ma anche di quelli che vorrebbero lavorare da remoto per aziende straniere. E arriva la flessibilità per “time zone”: non serve lavorare in un posto specifico, ma basta essere in un determinato fuso orario. Intanto, la crisi occupazionale morde: secondo l’Istat dall’inizio della pandemia in Italia si sono persi 945mila posti di lavoro.
Start / Lavoro all’estero? Dopo il Covid è un “sogno” per 9 italiani su 10
Con la crisi dovuta alla pandemia cresce la percentuale di italiani disposti a trasferirsi oltreconfine per lavorare, ma anche di quelli che vorrebbero lavorare da remoto per aziende straniere. E arriva la flessibilità per “time zone”: non serve lavorare in un posto specifico, ma basta essere in un determinato fuso orario. Intanto, la crisi occupazionale morde: secondo l’Istat dall’inizio della pandemia in Italia si sono persi 945mila posti di lavoro.