http://www.unavezleienunlibro.com/2021/01/raymond-carver-fat.html
“Fat” (“Grasso, nella traduzione italiana) é il primo racconto del libro di racconti di Carver, Will you please be quiet, please? (Vuoi star zitta, per favore?). Farò un sacco di spoiler, scrivendo questo.
Mi ho comprato già tutti i libri di racconti di Carver, se non sbaglio. Ho in libreria, ad essempio, Begginers e What We Talk About When We Talk About Love, che è la stessa cosa, solo più piccola. E sì, sbaglio, perché mi manca Furious Seasons and other stories, che sembra sia una raccolta e basta.
In spagnolo ho soltanto Vidas cruzadas e De qué hablamos cuando hablamos de amor. Ma, prima o poi, finirò a tenerli tutti con me, sia in spagnolo, sia in italiano, chi lo sa, che in questo modo si può prendere due piccioni con una fava. Peccato che sia così difficile comprare libri di seconda mano in italiano a buon mercato, se vivi fuori dall'Italia.
Ho letto “Fat” due o tre volte in inglese, altre tante in spagnolo e una in italiano, in versione online perché ancora non ho comprato il libro tradotto, che arriverà.
I protagonisti, una cameriera e un cliente terribilmente grasso. La cameriera serve il cliente con molta gentilezza, è molto sollecita con lui, chi mangia in modo pantagruelico, ed è sempre gradito ed educato.
I compagni di lavoro della cameriera si rendono conto della considerazione speciale di cui si sta godendo l'uomo, e lo prendono in giro alle spalle, ma anche prendono in giro in faccia alla cameriera. Lei, nonostante ciò, non perde la calma, difende il suo cliente pero senza lasciarsi andare o niente del genere.
Quando torna a casa, al momento di andare a letto, lascia che il marito la scopi senza pensarci troppo ne averne la voglia. Immagina a se stesa molto, molto grossa e a suo marito insignificante sopra di lei, e dopo convince a se stessa che tutto cambierà.
E sì, la donna è intrappolata nella sua vita, come prima le ha detto il cliente, mentre mangiava, dicendo che lui era intrappolato nella sua vita, perché non poteva cambiare ciò che era. E pure sì, la donna fantastica di trasformarsi in una versione ancora più smisurata del suo cliente grasso come un mezzo per fuggire della sua vita. Ciò che per qualcuno è immondizia (la propria obesità) per qualcun altro è un tesoro (essere incredibilmente grasso).
Ho un assurdo pregiudizio molto caro per me, cioè che uno deve essere argentino se vuole diventare un grande scrittore di racconti del Novecento. E beh, dai, Carver è un grande scrittore di racconti del Novecento. Contro ogni probabilità...