C’è un grafico che racconta, da solo, duemila anni di storia economica.Una linea quasi piatta, immobile per secoli — e poi, all’improvviso, una salita vertiginosa.È la curva del PIL mondiale, quella che gli economisti chiamano “hockey stick”, il bastone da hockey.Il lungo manico rappresenta millenni di stagnazione, in cui il mondo restava povero; la lama inclinata racconta gli ultimi due secoli, l’epoca della rivoluzione industriale e della crescita esplosiva.In pochi decenni, l’umanità ha moltiplicato la ricchezza più di quanto avesse fatto in tutta la sua storia.Ma questa linea, così ripida e perfetta, nasconde anche le sue ombre: disuguaglianze, limiti ambientali, nuove fragilità globali.Oggi siamo nel punto più alto del bastone da hockey — e la domanda è semplice, ma decisiva: possiamo continuare a crescere così, o dobbiamo imparare a cambiare?