Tra i tanti genii dell’arte che Venezia ha prodotto, uno più di ogni altro ha saputo diffonderne la luce in tutta Europa: Giovambattista Tiepolo (Venezia, 5 marzo 1696 – Madrid, 26/27 marzo 1770), il più importante pittore italiano del Settecento. Ne ricorrono quest’anno i 250 anni dalla morte. Fu un mago del pennello, velocissimo e capace di imprese epiche, sia per i soggetti trattati, sia per l’impegno profuso. Nato a Venezia, già a otto anni disegnava “santini da anello” nella bottega del pittore Gregorio Lazzarini, e a quattordici dipingeva su tela in maniera «spedita e risoluta». Folgorante per lui fu la visione delle opere del Veronese, del Tintoretto e dei Bassano, dai quali trasse quel gusto verso il grandioso e il teatrale, che porterà con sé per tutta la vita.