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Trent’anni non sono bastati a far scoppiare la pace, quella vera. Parola di chi vive e lavora in e sulla Bosnia. Certo, quest’anno si commemorano i 30 anni dalla firma degli accordi di Dayton che sulla carta misero fine al conflitto. Ma si ricorda anche il genocidio di Srebrenica, durante il quale furono uccisi 8’000 musulmani bosniaci. Era l’11 luglio del 1995. Tutti atti di odio incrociato fra chi si definiva serbo, croato, musulmano o semplicemente bosniaco, e poi la morte di oltre 100’000 persone e le responsabilità della comunità internazionale formano i ricordi che oggi riaffiorano in chi il conflitto l’ha vissuto e in chi l’ha raccontato. Modem getta uno sguardo alla Bosnia di oggi, con un’entità serba che secondo alcuni si avvicina sempre più alla secessione, con una convivenza che di multietnico non ha molto, con delle istituzioni sempre più criticate a suon di sospetti di corruzione e nepotismo.
A inizio puntata per parlare del ruolo della Svizzera ospitiamo per qualche minuto:
GABRIELE DERIGHETTI - ambasciatore svizzero a Sarajevo
Poi la discussione con gli altri ospiti:
GIOVANNI VALE – collaboratore RSI di rientro dalla Bosnia
DANIEL BOCHSLER - professore di scienze politiche all’Università di Belgrado
SILVIA MARAONE – coordinatrice per la Bosnia dell’ ONG Ipsia Acli
By RSI - Radiotelevisione svizzera5
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Trent’anni non sono bastati a far scoppiare la pace, quella vera. Parola di chi vive e lavora in e sulla Bosnia. Certo, quest’anno si commemorano i 30 anni dalla firma degli accordi di Dayton che sulla carta misero fine al conflitto. Ma si ricorda anche il genocidio di Srebrenica, durante il quale furono uccisi 8’000 musulmani bosniaci. Era l’11 luglio del 1995. Tutti atti di odio incrociato fra chi si definiva serbo, croato, musulmano o semplicemente bosniaco, e poi la morte di oltre 100’000 persone e le responsabilità della comunità internazionale formano i ricordi che oggi riaffiorano in chi il conflitto l’ha vissuto e in chi l’ha raccontato. Modem getta uno sguardo alla Bosnia di oggi, con un’entità serba che secondo alcuni si avvicina sempre più alla secessione, con una convivenza che di multietnico non ha molto, con delle istituzioni sempre più criticate a suon di sospetti di corruzione e nepotismo.
A inizio puntata per parlare del ruolo della Svizzera ospitiamo per qualche minuto:
GABRIELE DERIGHETTI - ambasciatore svizzero a Sarajevo
Poi la discussione con gli altri ospiti:
GIOVANNI VALE – collaboratore RSI di rientro dalla Bosnia
DANIEL BOCHSLER - professore di scienze politiche all’Università di Belgrado
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