La conversazione di questa settimana è con una madre di 82 anni, Olimpia Fuina, che lotta da 35 anni per affermare la verità sulla morte di suo figlio, Luca Orioli, che all’epoca era ventenne.
La vicenda giudiziaria parte dalla misteriosa morte dei due ragazzi di Policoro avvenuta nel marzo del 1988.
Caso, archiviato negli anni, come morte accidentale.
Le perizie redatte negli anni, su impulso dei genitori del ragazzo, si sono contraddette, portando a conclusioni diverse, senza escludere anche la causa omicida, pur non condivisa dal mondo giudiziario.
Secondo questa madre e il suo avvocato, Sonia Sommacal, stanno però emergendo prove nuove o meglio prove già esistenti ma non valutate e pertanto è' intenzione della signora Orioli attivarsi per procedere ad una nuova apertura delle indagini.
Anche le testimonianze all'epoca dei fatti furono molto contraddittorie, così come la celerità nella chiusura delle indagini.
Sicuramente non sarà un impresa facile, visto il decorso del tempo ma grazie alle nuove tecnologie, si potrà ricorrere maggiormente al supporto scientifico, per una corretta ricostruzione della vicenda.
Non sarà semplice dal punto di vista emotivo per la signora Olimpia richiedere una nuova autopsia sul corpo del figlio, ma se necessaria per la riapertura delle indagini, ha già manifestato il suo consenso.