Tra tecno-entusiasti che vedono davanti a noi un Eden di "pasti gratis" e tecno-millenaristi che pronosticano l'imminente fine dell'Umanità, cerchiamo di scoprire cosa possa davvero fare la AI e cosa sia ragionevole attendersi che possa arrivare a fare.
Dovremo diventare davvero tutti idraulici, falegnami, o altri artigiani dediti alla manifattura? Come cambia il percorso di studi universitari con la AI? Come verrà impattato il mondo del lavoro?
Serviranno enormi centri dati, una quantità di energia difficilmente stimabile e manodopera umana per addestrare i modelli di AI. E anche per mantenerli: la AI può generare testi, immagini o video, ma solo se ha qualcosa da copiare e rimescolare. Serve un sacco di lavoro, che i tecno-entusiasti, così come i tecno-pessimisti, cancellano.
Un approccio più equilibrato è possibile. Ci proviamo con la guida del professor Walter Quattrociocchi, docente di computer science presso l'Università La Sapienza di Roma.
I libri del prof Quattrociocchi:
- In che mondo vivi. Pillole di data science per comprendere la contemporaneità
- Polarizzazioni. Informazioni, opinioni e altri demoni nell'infosfera
- Misinformation. Guida alla società dell'informazione e della credulità
I libri da lui consigliati per comprendere il tema AI:
- LA SCORCIATOIA. Come le macchine sono diventate intelligenti senza pensare in modo umano
- Machina sapiens. L'algoritmo che ci ha rubato il segreto della conoscenza
- Il Tractatus di Wittgenstein
Per comprendere l'economia, bisogna comprendere la natura umana.
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