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La moralità nei videogiochi è tutta questione di punteggio.
Non ti comporti bene perché pensi sia giusto o male perché non te ne frega un cazzo, lo fai per le reward a livello di gameplay. Lo fai per sbloccare i poteri di Cole McGrath o perché sei alla seconda o alla terza run e sai che giocando in quel modo potrai vedere il finale che ti manca e sbloccare il relativo trofeo.
Nei videogiochi se ammazzi un cristiano e ne salvi altri 10 per la CPU sarai sempre un eroe. Anche se in realtà sei un assassino.
È più una questione di roleplay che di coscienza, anche perché se non ci sono conseguenze immediate per tantissimi di noi è come se poi non ci fossero. Eppure qualche esempio di sistema di moralità ben fatto c'è, ci prova, sapendo benissimo di finire a rovinare un po' l’esperienza di gioco perché in fondo ad essere buoni non c'è niente da guadagnarci.
Nei videogiochi come nella vita.