Ora che un’idea di cosa significhi vivere in costante movimento ce la siamo fatta, passiamo all’esatto opposto, addentrandoci tra le dolci sagome delle colline umbre fino alla porta di Podere Pratale, luogo che da più di 35 fa da tetto e dimora a Etain Addey. Con Etain, scrittrice inglese di nascita ma romana (prima) e umbra (poi) di adozione, nonché mostro sacro del bioregionalismo italiano, parleremo di autoproduzione, di ritmi lenti rispettosi delle leggi della natura, di riscoperta dei saperi tradizionali e della cultura del “fare”. Ma, soprattutto, di quanto il mondo moderno, con i suoi ritmi forsennati e la tendenza a spostarsi di continuo, ci abbia fatto dimenticare quanto sia importante sapersi concedersi il tempo, la calma e lo spazio necessari per poter imparare a conoscere un luogo fino ai suoi dettagli più minuti e nascosti, arrivando ad amarlo in modo pieno e consapevole. O per dirla con le sue parole, per imparare a “RI-ABITARLO” per davvero.