I Racconti di Tristan

“L’angelo formulò:

"Tutte le cose che perdiamo ci aspettano, da qualche parte.”

Fu una freccia al cuore.

Un fastidioso sentore che lui potesse leggerle nei pensieri.

Cristina sussurrò:

“L’Altrove…?”

Aveva già sentito quel nome, ne era certa.

Ma dove…?

E quando?

“Sì. L’Altrove. Dove finiscono tutti coloro che non camminano più su questa terra, perché nessuna anima va mai perduta.” Ismaele guardò le lacrime che gocciolavano sulla sciarpa di Gniz.

“Ti prego, signorina Agnese, lasciati sconvolgere.” Mormorò Ismaele, dandole un brivido e guardandola dritta negli occhi. Le sorrise dolcemente, una volta ancora. “Lasciati ribaltare il piatto, una buona volta. Vedrai da te che la magia esiste, e così facendo, ritornerai a sperare.”

Lei fece una smorfia, guardando altrove.

“Ecco, bravo. Non mi hai chiamata Grinch, era anche ora.”

Rispose soltanto, il viso ancora in fiamme.

Ismaele rise, rialzandosi in piedi.

Si rimise in spalla la custodia ed attesero assieme che Cristina tornasse, con una chitarra per mano."

Voci Extra:

Kitsune

Effetti sonori:

Pixabay

https://pixabay.com/it/

Qualche tempo fa ho avuto il piacere di partecipare alla lettura delle poesie di alcuni autori liberi.

Le condivido con voi sperando possano piacervi!

A presto!

Tratto dal contest #mandaciunacartolina

Fusion: la Mente alla Ricerca dell'Arte

Voce: Sheila Rosati

🖋️🎙️📖

Trovi i videoclip sui nostri canali youtube.

Non scordare di iscriverti!

Qui:/ jackdo0 /@sheilarosati3317

Ti aspettiamo!

Foto:Pixabayhttps://pixabay.com/it/

Sappiate che se siete ricchi, vi odio.

Con affetto, simpatia e senza invidia alcuna, eh

Ma vi odio.

♥

Ci sentiamo presto, Sbroccatini miei!

Scherzo eh, vi adoro, ricchi e poveri

(Bleah, che schifo i soldi, zio Paperone mi stai sul kaiser)

P.S.

Ditemi che avete riconosciuto quel portamonete.

Ve prego.

Voci extra:

Kitsune

"Bastava un momento di distrazione e il mio mondo era così, frammenti di vuoto e di buio che lottavano per divorare me e la mia fermezza di non crollare, fermo al centro del mio microscopico spazio di forza in quel gigantesco universo contorto.

Bastava un secondo e chi mi circondava era troppo distratto per me, non era mai il momento. C'era sempre altro di più importante.

Si beffava di me in pubblico e in privato cercava di farmi sentire colpevole anche se non ero solo io a sbagliare.

Diceva di volermi bene e mi pugnalava senza neanche preoccuparsi di mirare alla schiena. Puntava al mio cuore librando visivamente un pugnale e mascherandolo con qualche sorriso di plastica e con le belle parole.

Dolore. Buio. Claustrofobia.

Cose che avrei potuto fare solo io, e che se non le avessi fatte io, sarebbero rimaste lì a puzzare e peggiorarmi l'esistenza.

Tutto sembrava puntare a me, sempre, mascherandosi nelle persone che amavo di più e nei posti che un tempo avrei chiamato casa

.Ed è così che le mie braccia si rafforzavano, tirandomi fuori da quelle voragini.

Era un gioco di forza, ed io lo sapevo.

Lo era sempre.

E nessuna parte del mio essere era stata progettata per perdere, neanche se sanguinavo ancora."

Effetti sonori:

Pixabay

https://pixabay.com/it/

I racconti di Tristan

"Il lampadario a forma di folletto si stava sciogliendo.

Le luci sfarfallarono, incominciando a venir meno.

Un intenso mormorio aggredì le pareti, le persone lì attorno si affrettarono ad allontanarsi dal centro del museo, alcune già imbrattate di quella sostanza che gocciolava giù.

Cos’era di preciso?

La sua consistenza faceva pensare alla cera.

O alla neve, si disse Gniz, col cuore a martellarle nei timpani.

Neve che si scioglie.

Qualsiasi cosa stesse accadendo, come poteva essere che un lampadario di vetro si stesse squagliando in quel modo?!

Svariati addetti alla sicurezza accorsero sul posto, facendo arretrare la gente in fermento e ferendole la vista con gli smanicati catarifrangenti.

La confusione pervase l’intero spazio, mentre lo sventurato Spirito elementale colava via via sul pavimento.

Alla fine si sciolse del tutto, lasciando il museo nel buio.

“Porca vaccaccia!” Esclamò Cristina, incredula.

“Puoi dirlo forte, mia cara.” Mormorò Ismaele."

Voci Extra:

Kitsune

Gianluca Ricotta ("Solo Un Sentore")

https://open.spotify.com/show/7C0coA1kqaeW2wMDKbYXbf?si=e79a8db338d44369

Effetti sonori:

Pixabay

https://pixabay.com/it/

Raffreddori, mal di gola, kingdom dei bambini che corrono liberi a piedi scalzi nei prati, cavallette assassine e brani rimossi... ogni salsa immaginabile.

Ed ovviamente, tante fusa!

Cosa chiedere di più da una sbroccata randomica flash?

Avventuratevi pure e spegnete il microfono di Alexa se non volete sbroccare anche voi, visto che la interpello ad alta voce e rischio di azionare anche le vostre.

P.s.

Contiene appunto una storia bonus di Alexa

P.s. del P.s.

Nessun filippino o albero arancione è stato maltrattato in questa sbroccata, la testa mozzata della cavalletta è stato incidentale quindi rimandate a casa il w.w.f. grazie.

A presto Sbroccatini del mio cuor 💙

Alcuni dei miei momenti preferiti in pillole.

Di quelli in cui strimpellare, cantare, ridere e strapazzare le mie due gnocche a sei corde (Nighty & Iman).

Sì, è lungo, se non c'hai pazienza ci risentiamo al prossimo episodio della storia, da 40 minuti...

... scherzo bamboli, fatempò come vi pare, vi amo uguale.

(Forse.)

Trovate i video della strimpellata su YT, se volete percularmi, ho vestiti strani ed un cappello buffo!

Voci extra:

Kitsune (Serena)

Stefania

Noterete dei brani a voi sconosciuti, che fanno parte del libro antecedente a "Galaverna", "Good Luck", oltre che alcune canzoni del nostro buon vecchio Rudy.

Se siete curiosi di approfondire la storia di Anvil e Nazar, potete spulciare il podcast dedicato, al link sottostante.

Se ve lo ascoltate tutto è meglio, è vecchiotto ma stagionato bene.

https://open.spotify.com/show/0RkDgRSyeg1Yn4mtkIsT6J?si=df403ddf2c6b4776

Vi aspetto!

Non fate i babbani!

P.s.

Se siete curiosi di leggere i miei romanzi cartacei, compresa la raccolta di poesie di Rudy, trovate tutto al link:

https://www.amazon.it/Sheila-Rosati/e/B09YQMVYMQ?ref=sr_ntt_srch_lnk_1&qid=1694166164&sr=8-1

Dai, compratevi qualcosa chessòppovera e ne vale la pena.

Aiutatemi a diventare ricca ed a fabbricarmi 'sta maledetta stanza insonorizzata!

Baci umidi a tutti

"Vorrei gli occhi tuoiIn cui camminare

Guardare più in là

Ricordarmi come sia avere un cuore

Senza graffi e tutto quel rumore.

Vorrei i passi tuoi

Lungo la mia strada

E trovarti là

Ricordare te

Che mi aggiusti il cuore

E ritrovi la mia umanità"

Rudy & Regina di cuori 🎸

"Neranima

"Testo, chitarra e voce:

Sheila Rosati

Qualche tempo fa ho avuto il piacere di partecipare alla lettura delle poesie di alcuni autori liberi.

Le condivido con voi sperando possano piacervi!

A presto!

Tratto dal contest #mandaciunacartolina

Fusion: la Mente alla Ricerca dell'Arte

Voce: Sheila Rosati

🖋️🎙️📖

Trovi i videoclip sui nostri canali youtube.

Non scordare di iscriverti!

Qui:/ jackdo0 /@sheilarosati3317

Ti aspettiamo!

Foto:Pixabayhttps://pixabay.com/it/

"La casa di Carmine era in subbuglio.

Il suo cuore aumentò in velocità, quando vide a soqquadro quell’appartamento in cui aveva passato alcuni tra i migliori pomeriggi della sua infanzia e una notevole fetta della sua adolescenza, camminando nelle stanze come un fantasma irrequieto.

C’era puzza di piscio, di sangue e di qualcos’altro che non comprese.

Gli salì subito la nausea e la scacciò, continuando a guardarsi attorno con l’ausilio del sole.

Sentì Uruz abbaiare e guaire in fondo al corridoio, esattamente dove si trovava la stanza del suo migliore amico.

“Porca puttana” sibilò tra i denti, scavalcando i mobili in pezzi e gli oggetti infranti.

Poi vide la Nýchta che albergava in fondo alla camera, coprendogli la vista di qualcosa che stava sovrastando e di cui si stava cibando. Si accorse di lui per via del sole, che parve ferirla: retrocesse con un verso arrabbiato, la melma di cui era ricoperta iniziò a fumare.

Una lingua di luce illuminò una testa bionda, appena sbucante da una cassettiera spaccata a metà.

Den si irrigidì per qualche secondo e tutto il sangue che aveva in corpo si rifiutò di circolare.

…. Cazzo, no.

Den strillò di rabbia, puntò il braccio sul mostro e lanciò la spirale di plasma.

La stanza si illuminò, svelando la sagoma di un ragazzo per metà schiacciato sotto il mobile."

Effetti sonori:

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