I Racconti di Tristan
"Lei lo scrutò. “Riparti?”
Il ragazzo sorrise.
Una perspicacia pazzesca…
“Sì, Cristina.”
Lei parve improvvisamente triste, al punto che i suoi occhi si fecero lucidi, sorprendendolo un po’.
“Ci rivedremo, Rudymert?”
L’angelo assunse un’espressione triste.
Gettò il bicchieretto nel cestino accanto a sé e spalancò le braccia.
“Vieni, piccoletta. Fatti dare un abbraccio.”
Lei poggiò il caffè sul muretto, si alzò in piedi e corse da lui.
Rudy se la strinse caldamente al cuore, sospirando.
Faceva un bell’effetto, quell’abbraccio, si disse Cri.
Era un po’ come…
… tornare a casa.
Il ragazzo prese fiato, frattanto che la sua energia così particolare la inondava – e inebriava – di calore.
“Voglio che tu mi faccia una promessa, Cristina.”
“Quale promessa…?”
“Rudy” intervenne subito una voce nella sua testa “questo non dovresti farlo.”
“Non posso semplicemente restare indifferente a quello che so sul destino di questa povera anima.” Replicò mentalmente Rudy, in risposta al suo secolare amico, stringendo la ragazzina a sé un po’ di più. “Lo sai, faccio le cose a modo mio.”
Seguitò un attimo di silenzio.
“In fondo non cambi mai, ragazzo mio. Sei il solito sentimentale.”
L’angelo punk sorrise, posando il mento sui capelli un po’ arruffati di Cristina.
“Ma senti un po’ da che pulpito.”
"Voci Extra:
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Mia madre! 🎶
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