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Il Regno Unito ha fatto una scelta radicale: niente più vendita di tabacco a chi oggi ha meno di 15 anni. Divieto valido per sempre, anche quando il 15.enne invecchierà. E così di anno in anno, fino ad avere una generazione, poi due, poi i sudditi tutti, liberi dal tabacco. Altri paesi al mondo hanno adottato restrizioni anche severissime per tentare di ridurre se non far sparire il fenomeno della dipendenza dai prodotti del tabacco. In questi giorni, a Torino fa discutere la decisione di imporre 5 metri di distanza a chi vuole fumare all’aperto: 5 metri da qualunque altra persona, salvo esplicito consenso.
E in Svizzera? Misure di questo tipo sarebbero immaginabili? Ce ne sono altre considerate più efficaci? Per il momento la politica (federale) è ferma: non è passata nemmeno l’applicazione cosiddetta soft del divieto alla pubblicità sul tabacco rivolta ai giovani, divieto accettato dal popolo. Tutta colpa della “lobby del tabacco”? Della voglia di libertà, anche se nociva?
Ne discutiamo a Modem con:
· MATTEA DAVID – consigliera comunale e granconsigliera PS
· ALEX FARINELLI – consigliere nazionale PLR TI
· JACQUES-PHILIPPE BLANC – medico, membro della Lega polmonare
By RSI - Radiotelevisione svizzera5
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Il Regno Unito ha fatto una scelta radicale: niente più vendita di tabacco a chi oggi ha meno di 15 anni. Divieto valido per sempre, anche quando il 15.enne invecchierà. E così di anno in anno, fino ad avere una generazione, poi due, poi i sudditi tutti, liberi dal tabacco. Altri paesi al mondo hanno adottato restrizioni anche severissime per tentare di ridurre se non far sparire il fenomeno della dipendenza dai prodotti del tabacco. In questi giorni, a Torino fa discutere la decisione di imporre 5 metri di distanza a chi vuole fumare all’aperto: 5 metri da qualunque altra persona, salvo esplicito consenso.
E in Svizzera? Misure di questo tipo sarebbero immaginabili? Ce ne sono altre considerate più efficaci? Per il momento la politica (federale) è ferma: non è passata nemmeno l’applicazione cosiddetta soft del divieto alla pubblicità sul tabacco rivolta ai giovani, divieto accettato dal popolo. Tutta colpa della “lobby del tabacco”? Della voglia di libertà, anche se nociva?
Ne discutiamo a Modem con:
· MATTEA DAVID – consigliera comunale e granconsigliera PS
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