
Sign up to save your podcasts
Or


Consiglio federale e parlamento sono convinti della necessità di disporre di una possibilità per identificarsi elettronicamente nel mondo virtuale. Per questo è stata sviluppata una proposta ben diversa rispetto a quella bocciata alle urne nel 2021. Ora è previsto che l’identificazione elettronica verrà fornita dalla Confederazione e non dai privati. Inoltre è stata migliorata la sicurezza dei dati, che saranno custoditi in modo decentralizzato sui telefonini degli utenti. Nonostante l’ampio consenso trovato in parlamento, contro la legge sul mezzo d’identificazione elettronica è stato lanciato con successo un referendum. Per i favorevoli, contano il fatto che il sistema è statale, perciò sottoposto a controllo democratico, e che permette in modo sicuro ed efficace di identificarsi quando si svolgono operazioni su internet. Per i contrari, la protezione dei dati rimane insufficiente e si teme un’accresciuta sorveglianza non solo da parte dei grandi gruppi tecnologici, ma anche da parte dello stato. Altro punto conteso: quanto l’identificazione elettronica è e rimarrà facoltativa. Partecipano al dibattito:
Anastassiya Fellmann, vicepresidente giovani UDC Ticino
Silvio Barandun, vicepresidente giovani PLR Ticino
By RSI - Radiotelevisione svizzera5
22 ratings
Consiglio federale e parlamento sono convinti della necessità di disporre di una possibilità per identificarsi elettronicamente nel mondo virtuale. Per questo è stata sviluppata una proposta ben diversa rispetto a quella bocciata alle urne nel 2021. Ora è previsto che l’identificazione elettronica verrà fornita dalla Confederazione e non dai privati. Inoltre è stata migliorata la sicurezza dei dati, che saranno custoditi in modo decentralizzato sui telefonini degli utenti. Nonostante l’ampio consenso trovato in parlamento, contro la legge sul mezzo d’identificazione elettronica è stato lanciato con successo un referendum. Per i favorevoli, contano il fatto che il sistema è statale, perciò sottoposto a controllo democratico, e che permette in modo sicuro ed efficace di identificarsi quando si svolgono operazioni su internet. Per i contrari, la protezione dei dati rimane insufficiente e si teme un’accresciuta sorveglianza non solo da parte dei grandi gruppi tecnologici, ma anche da parte dello stato. Altro punto conteso: quanto l’identificazione elettronica è e rimarrà facoltativa. Partecipano al dibattito:
Anastassiya Fellmann, vicepresidente giovani UDC Ticino
Silvio Barandun, vicepresidente giovani PLR Ticino

9 Listeners

5 Listeners

1 Listeners

196 Listeners

18 Listeners

17 Listeners

26 Listeners

16 Listeners

34 Listeners

17 Listeners

53 Listeners

29 Listeners

40 Listeners

16 Listeners

1 Listeners