Da fine dicembre nella bacheca social dei Maccabees, la squadra di pallacanestro della Yeshiva University, risalta un apprezzamento niente male. Sono i complimenti della National Basketball Association, meglio nota come Nba, per un record che non sarà semplice battere: la più lunga striscia di vittorie consecutive ottenuta nei tornei universitari. E poco importa che fatto 50, non si sia fatto 51. L’impresa del team che rappresenta l’istituzione simbolo dell’ebraismo modern orthodox ha fatto e continua a far parlare. Riflettori puntati soprattutto su Ryan Turell, la star indiscussa, che la Nba un giorno potrebbe raggiungerla (un destino profetizzato da media del settore e non). Intanto la scorsa settimana si è accontentato di entrare nella storia, più modesta ma comunque non banale, dei Maccabees. Con un’altra prestazione in doppia cifra si è infatti attestato al vertice dei marcatori di ogni epoca con la casacca della YU: ben 1872 i punti che portano la sua firma. Un’impresa che gli ha fatto guadagnare una vetrina importante, quella del New York Times, che gli ha dedicato un lungo articolo.