“Camminavo sulla spiaggia del Lido e riflettevo. Ripensavo. Guardavo le impronte che avevo lasciato: sì, io ero stata ad Auschwitz. Tra il mare e la sabbia, presi la mia decisione”. Virginia Gattegno descriverà con queste parole la sua scelta di testimoniare, maturata durante una giornata di metà Anni Ottanta. Essendo una insegnante si rivolse per prima ai suoi alunni, per dire loro “chi ero, e come avevo passato una parte della mia giovinezza nella paura di essere me stessa, di essere ebrea, e che qualcuno ci facesse del male”. E poi, ancora, per esprimere il suo dolore “per aver perduto quasi tutti quelli che amavo”.
Un ricordo affidato anche ad un libro, Per chi splende questo lume, scritto insieme a Matteo Corradini e uscito con Rizzoli appena poche settimane fa. La storia di una vita, anche oltre Auschwitz e l’orrore di quel periodo, che per Gattegno si è conclusa nelle scorse ore all’età di 98 anni.