"Non si può sostenere che l’Italia è una Repubblica nata dalla Resistenza, fondata sull’antifascismo militante, e poi decidere chi altri abbia il diritto di fare o non fare la Resistenza e di scegliere o meno la libertà rispetto alla sopravvivenza e alla tirannide. Non si può prima inneggiare alla Resistenza vietnamita e ora negare quel diritto al popolo ucraino aggredito”.
Così Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte costituzionale, nella sua orazione per il 25 Aprile a Genova. Un tema tra i tanti che sono al centro di una intervista di prossima pubblicazione su Pagine Ebraiche in cui il professor Flick si sofferma, tra i vari argomenti, sulla possibilità che un giorno Putin risponda dei suoi crimini nell’aula di un tribunale, sulla legittimità della fornitura di armamenti all’Ucraina, sullo stato della Memoria in Italia, sull’algoritmo come nuovo “vitello d’oro”.