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Il 2024 è stato una sorta di “annus horribilis” per la democrazia diretta svizzera, e questo perché a partire dall’autunno sono emersi diversi casi di falsificazioni di firme, nella raccolta di sottoscrizioni per iniziative e referendum. Casi a quanto pare gravi, a tal punto che la Cancelleria federale ha inoltrato tre denunce penali, che sono andate ad aggiungersi ad una prima denuncia presentata nel 2022. Un sospetto di falsificazione che ruota attorno ad alcune agenzie specializzate, attive in particolare in Romandia, che hanno professionalizzato la raccolta delle firme, assumendo personale a pagamento. Tutto regolare, se non fosse che in alcuni casi sono emersi possibili sospetti e brogli, in nome di un’equazione piuttosto semplice: più firme raccolgo e meglio guadagno. Una spina nel fianco per la nostra democrazia diretta, che chiama in causa anche il Parlamento, chiamato ad affrontare una serie di proposte per far fronte a questo problema. In un contesto in cui la Cancelleria federale ha comunque già adottato una serie di misure per far fronte a possibili abusi.
A Modem se ne discute con:
- Greta Gysin, consigliera nazionale del Verdi
- Giorgio Fonio, consigliere nazionale del Centro
- Bruno Storni, consigliere nazionale del Partito socialista
By RSI - Radiotelevisione svizzera5
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Il 2024 è stato una sorta di “annus horribilis” per la democrazia diretta svizzera, e questo perché a partire dall’autunno sono emersi diversi casi di falsificazioni di firme, nella raccolta di sottoscrizioni per iniziative e referendum. Casi a quanto pare gravi, a tal punto che la Cancelleria federale ha inoltrato tre denunce penali, che sono andate ad aggiungersi ad una prima denuncia presentata nel 2022. Un sospetto di falsificazione che ruota attorno ad alcune agenzie specializzate, attive in particolare in Romandia, che hanno professionalizzato la raccolta delle firme, assumendo personale a pagamento. Tutto regolare, se non fosse che in alcuni casi sono emersi possibili sospetti e brogli, in nome di un’equazione piuttosto semplice: più firme raccolgo e meglio guadagno. Una spina nel fianco per la nostra democrazia diretta, che chiama in causa anche il Parlamento, chiamato ad affrontare una serie di proposte per far fronte a questo problema. In un contesto in cui la Cancelleria federale ha comunque già adottato una serie di misure per far fronte a possibili abusi.
A Modem se ne discute con:
- Greta Gysin, consigliera nazionale del Verdi
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- Bruno Storni, consigliere nazionale del Partito socialista

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