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Anche per il 2025 il preventivo della Confederazione fa discutere, perché per le finanze federali con il previsto aumento delle spese militari è definitivamente finito il periodo delle vacche grasse. Pure per il resto della legislatura le previsioni sono tutt’altro che rosee, senza correzioni sono previsti deficit miliardari. Basti pensare all’aumento delle spese per l’AVS e alle incognite legate a varie iniziative di natura fiscale come la tassazione individuale.
Con il peggioramento dei conti della Confederazione si fa sentire ancora di più la polarizzazione della politica, con la richiesta che arriva da destra di compensare gli aumenti per l’esercito con una riduzione dei fondi per la cooperazione internazionale. Una soluzione che a sinistra è vista come fumo negli occhi. Le Commissioni delle finanze di entrambe le camere hanno deciso di accelerare l’aumento delle spese militari, allontanandosi così dalla proposta del Consiglio Federale. Ora la parola passa al Parlamento e si teme che il preventivo possa venir rifiutato a causa di un’alleanza fra chi è contro un aumento dei fondi per l’esercito e chi chiede maggiori risparmi sulla cooperazione internazionale.
Ne discutono a Modem i Consiglieri nazionali ticinesi:
· Greta Gysin dei Verdi
· Alex Farinelli del PLR
Modem su Rete Uno alle 8.30, in replica su Rete Due alle 18.30. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSI e RSIPlay.
By RSI - Radiotelevisione svizzera5
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Anche per il 2025 il preventivo della Confederazione fa discutere, perché per le finanze federali con il previsto aumento delle spese militari è definitivamente finito il periodo delle vacche grasse. Pure per il resto della legislatura le previsioni sono tutt’altro che rosee, senza correzioni sono previsti deficit miliardari. Basti pensare all’aumento delle spese per l’AVS e alle incognite legate a varie iniziative di natura fiscale come la tassazione individuale.
Con il peggioramento dei conti della Confederazione si fa sentire ancora di più la polarizzazione della politica, con la richiesta che arriva da destra di compensare gli aumenti per l’esercito con una riduzione dei fondi per la cooperazione internazionale. Una soluzione che a sinistra è vista come fumo negli occhi. Le Commissioni delle finanze di entrambe le camere hanno deciso di accelerare l’aumento delle spese militari, allontanandosi così dalla proposta del Consiglio Federale. Ora la parola passa al Parlamento e si teme che il preventivo possa venir rifiutato a causa di un’alleanza fra chi è contro un aumento dei fondi per l’esercito e chi chiede maggiori risparmi sulla cooperazione internazionale.
Ne discutono a Modem i Consiglieri nazionali ticinesi:
· Greta Gysin dei Verdi
· Alex Farinelli del PLR
Modem su Rete Uno alle 8.30, in replica su Rete Due alle 18.30. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSI e RSIPlay.

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