Che fine farà lo Smart Working?  

Abbiamo affrontato questo grande interrogativo nel nostro ultimo episodio del podcast, esplorando i possibili scenari e i temi più caldi del momento:  

1. Settimana corta: sogno o realtà? È tutto oro quello che luccica?
2. Qualità vs quantità: il lavoro agile si è diffuso, ma come? Stiamo davvero facendo un buon smart working?
3. Diritto alla disconnessione: esiste già e non ne siamo consapevoli!
4. Leader e non boss: serve un modello di leadership agile e flessibile che annulli il “si è sempre fatto così”.
5. La differenza la fanno le persone: la cultura aziendale, la responsabilità e la fiducia non potranno mai mancare in un modello smart.  

L’intelligenza artificiale è ormai usata a livello quotidiano dalla grande maggioranza delle persone, chi più e chi meno, è innegabile!
 
Come è innegabile il fatto che possa essere d’aiuto per migliorare i processi aziendali. Ma, come sempre, sono necessarie fiducia, organizzazione per obiettivi e un determinato mindset.
Le aziende e PMI che hanno già implementato lo Smart Working si sono già messe in discussione, perciò non avranno problemi a integrare nuove tecnologie nei propri processi. Ma per chi parte già sfiduciato?

Il diritto alla #disconnessione eccome se esiste! Novità in arrivo con una nuova proposta di legge che andrebbe a conferire maggiori diritti al collaboratore; come, ad esempio, quello di non rispondere per forza alle comunicazioni aziendali dopo l'orario lavorativo.

Purtroppo ancora in molte realtà sono ben presenti atteggiamenti ostili alla crescita stessa aziendale (come l’opportunismo, l’egoismo, la sfiducia nel lavoro altrui e nelle altre persone ecc…)

Ma possibile che non si comprenda la necessità di cambiare? Un’organizzazione è efficiente nel momento in cui sussistono dei principi basilari e, a tal proposito, ne parla Martina Sconcerti, Podcaster di Radio Smart Working.  Ascolta il podcast e facci sapere cosa ne pensi.

Ma quindi possiamo parlare di SMmart Working anche in presenza?

Basta individualismo e presunzione! In un’azienda si vince quando:
si collabora per raggiungere un obiettivo comune
c’è fiducia reciproca nello svolgimento delle attività
Prevale il rispetto dei ruoli e delle persone coinvolte Senza questi elementi prevalgono la confusione, la rabbia e il risentimento. Ne vale la pena quindi cercare di prevalere su altri?

Siamo a 100!
Questa è la 100esima puntata della rubrica “Lavoriamo Agili”, il podcast condotto da Martina Sconcerti a tema Lavoro Agile e Smart Working. Martina ha affrontato questa tematica sotto ogni punto di vista possibile, trattando anche tematiche attigue come il good management e la leadership.   Proprio perché è ben 3 anni che parliamo di smart working, oggi Martina propone una riflessione su come si sia evoluto dal 2012 – quando è nato l’osservatorio sullo smart working del politecnico di Milano - ad oggi. Una riflessione di quanto si sia andati avanti e indietro allo stesso tempo, di progressi in termini di benessere aziendale ma anche di errori di organizzazione.

Meglio lavorare da remoto o in presenza? Spesso le aziende sembrano scegliere una strada o l'altra con troppa facilità, senza considerare le sfumature e la complessità che questo dibattito nasconde. Martina Sconcerti, nel suo nuovo podcast, ci spiega come questa visione semplicistica possa influenzare l'opinione e le decisioni di altre aziende. Ma quindi, è meglio lavorare da remoto o in presenza o un ibrido?