Del Politeama Piccinini le fiamme lasciano soltanto i ricordi. Il giorno 2 giugno, un furioso incendio ha distrutto il Politeama Piccinini di questa città, locale che negli ultimi anni, per varietà di spettacoli anche cinematografici, e per mitezza di prezzi, aveva acquistate larghe simpatie nel pubblico. L'opera distruggitrice delle fiamme è stata di grande veemenza, anche perchè alimentata dal forte vento; in circa un quarto d'ora, infatti, da quando l'incendio fu scoperto, crollavano completamente i tetti del palcoscenico e della sala, e fiammate altissime si sollevavano paurosamente minacciando non solo la parte nuova dell'edificio con l'ingresso, la biglietteria e le abitazioni, ma anche i fabbricati circostanti. Il fuoco deve aver covato inavvertito per qualche ora sul palcoscenico, fino a che, raggiunte le armature in legname ed il vecchio materiale scenico di cui detto teatro abbondava, ha potuto propagarsi con velocità inaudita all'intero edificio. Infatti, fino alle 22 del giorno 1 corrente, non essendovi stata rappresentazione, si era trattenuto nel locale il personale di servizio. Da tale ora e fin circa all'una dopo mezzanotte, nulla di anormale fu avvertito nè dalla famiglia del custode che abita in una appendice del fabbricato, nè da altre persone che, ritirandosi in casa, ebbero occasione di transitare vicino al teatro verso le 0,45. Per contro alle 1,15 del 2, quando appena avvertiti, giunsero con tutta sollecitudine e con numerosi mezzi, i pompieri, l'intero corpo del fabbricato comprendente il palcoscenico e la sala, non era più che un immenso braciere con i tetti già crollati. La speciale struttura del teatro, costruito circa 50 anni fa con criteri di stretta economia e con abbondanza di legname (tanto che in legname risultavano anche chiusi alcuni vuoti delle pareti esterne) può sufficientemente spiegare come il fuoco, lavorando inavvertito, abbia potuto assumere in breve, fortissime proporzioni. All'arrivo dei pompieri la situazione si presentava preoccupante. Le fiamme altissime, trasportate dal vento di ponente, minacciavano il resto del fabbricato e quelli adiacenti. Fu subito azionata una condotta dal più prossimo idrante del civico acquedotto e, salendo sul tetto della parte nuova del teatro, ancora salva, ma già attaccata dalle fiamme, si difese questa parte con la cabina cinematografica ed i fabbricati circostanti. Contemporaneamente, attraverso non lievi difficoltà, fu stesa una lunga tubazione fino ad una vasca esistente nella Villa Pianesi dove fu installata una motopompa. Con tale tubazione si iniziò lo spegnimento della parte Sud Est. Con le autocisterne, infine, si provvide al trasporto di altra acqua per attaccare sul fianco Nord. Distribuiti in tal modo i getti d'acqua disponibili; ed agendo con decisione contro l'avanzata delle fiamme, si ottennero in tempi relativamente brevi, buoni risultati, tanto che dopo circa un'ora di lavoro ogni pericolo era scomparso per la parte nuova dell'edificio, per la cabina cinematografica e per i fabbricati adiacenti, mentre nella sala e nel palcoscenico erano sensibilmente diminuite le fiamme e scomparso il pericolo di nuovi crolli tanto da poter avanzare nell'interno per il completo spegnimento dell'incendio che alle 5,30 era definitivamente domato. (Il-Pompiere Italiano, giugno).