Tommaso Campanella, illustre rappresentante del naturalismo rinascimentale italiano, ebbe una vita molto travagliata, segnata da continue persecuzioni da parte dell’Inquisizione e da lunghe detenzioni. Tuttavia resterà sempre orgogliosamente cattolico, e riuscirà alla fine ad essere riabilitato. La sua tensione riformatrice parte, come in Telesio e in Bruno, da una dura critica dell’aristotelismo scolastico, accusato persino del declino morale della Chiesa. La fisica di Campanella è un’estensione di quella di Telesio, e delinea un vero panteismo, all’interno del quale la magia viene giustificata con la connessione vitalistica tra tutte le cose. La metafisica si basa sulla dottrina delle tre primalità, comuni a Dio e alle creature, che gli consente di interpretare ogni ente come un “soggetto psichico”. Notevole anche la teoria della coscienza. Tutti gli aspetti del pensiero di Campanella, compresa l’utopia della “Città del sole” e le altre idee politiche, sono illustrate con precisione.