Dal lupo al bosco "Bambini strappati. Bambini rapiti. Genitori derubati." Queste parole, che segnano il cuore della vicenda della "famiglia del bosco" di Palmoni, ci parlano di un conflitto ideologico che ricade drammaticamente sui bambini. La guerra intorno ai servizi sociali, accusati di fare il gioco politico in contesti come Bibbiano, distoglie l’attenzione dal vero scopo della tutela minorile: proteggere i diritti dei bambini, a volte contro le scelte sbagliate dei genitori.

Ginevra
A 9 anni, Ginevra racconta a scuola di sentire la mancanza del «sesso con Dario», l’ex compagno con la madre. E di avere istinti suicidari.

La scuola segnalò per anni i comportamenti sessualizzati del piccolo Nathan, attribuiti a “giochi” con il fratellastro e a un contesto familiare fragile, spingendo il Tribunale dei minori a disporne l’affido a un’altra famiglia. La cosiddetta “leggenda del lupo”, secondo cui la terapeuta Bolognini avrebbe terrorizzato il bambino travestendosi, si è rivelata una fake news nata da un gioco terapeutico simbolico.

La storia di Martina nasce in una famiglia seguita da tempo dai servizi per violenze e conflitti. Dopo essere stata trovata sola in casa, viene affidata a una coppia di donne con cui rifiorisce, ma le affidatarie vengono accusate di maltrattamenti.

La Camera ha approvato all’unanimità il ddl Roccella-Nordio sulla tutela dei minori in affido, che introduce registri nazionali e un osservatorio per monitorare gli affidamenti e prevenire i casi “sine die”. Il provvedimento, nato sull’onda del caso Bibbiano, rischia di tradursi in più burocrazia e meno sostegno concreto alle famiglie

Nadia Campani
L’ex responsabile di piano della Val d’Enza racconta il suo coinvolgimento nelle indagini, i giornalisti sotto la finestra, il proscioglimento e una vita stravolta

Beatrice Benati
Beatrice Benati è stata la prima ad essere assolta nel processo sui presunti affidi illeciti. E dopo sei anni racconta quei momenti e cosa è cambiato per i servizi sociali

Federica Alfieri
La vicenda di Bibbiano ha sconvolto ogni aspetto della vita delle persone coinvolte, tra accuse ingiuste, isolamento e un processo mediatico che ha pesato più della stessa vicenda giudiziaria, nonostante l’assoluzione. Oggi resta il dolore per la mancanza di riconoscimento, la diffidenza verso i servizi e il difficile compito di ricostruire fiducia, in se stessi e nelle istituzioni.

Marco Scarpati
Dopo sei anni da blitz “Angeli e Demoni” parla Marco Scarpati, avvocato di Diritto minorile il cui nome è finito ingiustamente nel vortice dell'inchiesta, che parla dei semi velenosi gettati nel processo minorile.