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Bliv klogere på udtryk fra musikkens verden - et udtryk for hvert afsnit.

24 musikudtryk ifølge P2

Ein Tagebuch zum mithören - über die Musik, das Leben und den ganzen Rest

Tagesform

Mostly Michigan songwriters, but great songwriters from anywhere might appear. Host Bob Hausler

Bob Hausler’s Songwriters in the Round podcast

La classica che non ti aspetti. Ovvero: tutto quello che non hai mai avuto il coraggio di ascoltare! Esplorazioni musicali dal Medio Evo ai giorni nostri, guide all’ascolto, accostamenti inusitati, perle e rarità. La grande musica è di tutti, che la si chiami “classica”, “colta”, “forte” o altre etichette più o meno sensate. È vero: richiede tempo, concentrazione, talvolta preparazione, ma ripaga tutti i (minimi) sforzi. Ascoltare deve diventare un’azione attiva, come leggere, come osservare un dipinto, una statua, un’architettura: non facciamoci travolgere passivamente dalla musica, non usiamola come mero sottofondo; tentiamo invece di capire che cos’abbia da dirci e rimarremo colpiti dalla varietà e dalla ricchezza di concetti, idee, ispirazioni che se ne sprigioneranno. Musica come espressione di sentimenti? Senza dubbio, ma non solo. Spesso la musica ha come oggetto una cosa sola: la musica stessa. Un linguaggio indipendente, che risponde a regole sue proprie, che si discosta da quello della parola. Un linguaggio fatto di proporzioni, di relazioni, di polarità tra tensioni e distensioni; gioco di forme, movimento di forme sonore. Movimento desunto direttamente dalla natura e dal corpo, dai battiti ritmici che – dal cuore, al respiro, al passo – scandiscono la vita. Scansione temporale, scrittura privilegiata del tempo, tempo riempito e sensualizzato, nei modi in cui ciascun compositore vede la propria relazione con esso, con il suo trascorrere, con la morte. Musica: respiro delle statue. Forse: silenzio delle immagini. Tu lingua ove le lingue cessano. Tempo a picco sul corso dei cuori che passano. Così scrive Rilke in una poesia del 1918, condensando nei suoi versi incredibilmente pregni (la poesia non finisce qui) una intera visione della cosa misteriosa e affascinante che è la musica. Musica, infine, come cultura: qualsiasi riferimento alla storia della cultura, delle arti, del pensiero, alla storia tout court che non tenga conto dell’espressione musicale, è una storia incompleta, parziale, fallace. La musica è una necessità dell’uomo, oltre che un mezzo privilegiato d’espressione del sé e dei tempi. Voce, contenuti e regia: Mauro Masiero

La classica che non ti aspetti.Ovvero: tutto quello che non hai mai avuto il coraggio di ascoltare!Esplorazioni musicali dal Medio Evo ai giorni nostri,guide all’ascolto, accostamenti inusitati, perle e rarità.La grande musica è di tutti, che la si chiami “classica”, “colta”, “forte” o altre etichette più o meno sensate. È vero: richiede tempo, concentrazione, talvolta preparazione, ma ripaga tutti i (minimi) sforzi.Ascoltare deve diventare un’azione attiva, come leggere, come osservare un dipinto, una statua, un’architettura: non facciamoci travolgere passivamente dalla musica, non usiamola come mero sottofondo; tentiamo invece di capire che cos’abbia da dirci e rimarremo colpiti dalla varietà e dalla ricchezza di concetti, idee, ispirazioni che se ne sprigioneranno.Musica come espressione di sentimenti? Senza dubbio, ma non solo. Spesso la musica ha come oggetto una cosa sola: la musica stessa. Un linguaggio indipendente, che risponde a regole sue proprie, che si discosta da quello della parola. Un linguaggio fatto di proporzioni, di relazioni, di polarità tra tensioni e distensioni; gioco di forme, movimento di forme sonore. Movimento desunto direttamente dalla natura e dal corpo, dai battiti ritmici che – dal cuore, al respiro, al passo – scandiscono la vita. Scansione temporale, scrittura privilegiata del tempo, tempo riempito e sensualizzato, nei modi in cui ciascun compositore vede la propria relazione con esso, con il suo trascorrere, con la morte.Musica: respiro delle statue. Forse:silenzio delle immagini. Tu lingua ove le linguecessano. Tempo a picco sul corsodei cuori che passano.Così scrive Rilke in una poesia del 1918, condensando nei suoi versi incredibilmente pregni (la poesia non finisce qui) una intera visione della cosa misteriosa e affascinante che è la musica.Musica, infine, come cultura: qualsiasi riferimento alla storia della cultura, delle arti, del pensiero, alla storia tout court che non tenga conto dell’espressione musicale, è una storia incompleta, parziale, fallace. La musica è una necessità dell’uomo, oltre che un mezzo privilegiato d’espressione del sé e dei tempi.Voce, contenuti e regia: Mauro Masiero

La classica che non ti aspetti. Ovvero: tutto quello che non hai mai avuto il coraggio di ascoltare! Esplorazioni musicali dal Medio Evo ai giorni nostri, guide all’ascolto, accostamenti inusitati, perle e rarità. La grande musica è di tutti, che la si chiami “classica”, “colta”, “forte” o altre etichette più o meno sensate. È vero: richiede tempo, concentrazione, talvolta preparazione, ma ripaga tutti i (minimi) sforzi. Ascoltare deve diventare un’azione attiva, come leggere, come osservare un dipinto, una statua, un’architettura: non facciamoci travolgere passivamente dalla musica, non usiamola come mero sottofondo; tentiamo invece di capire che cos’abbia da dirci e rimarremo colpiti dalla varietà e dalla ricchezza di concetti, idee, ispirazioni che se ne sprigioneranno. Musica come espressione di sentimenti? Senza dubbio, ma non solo. Spesso la musica ha come oggetto una cosa sola: la musica stessa. Un linguaggio indipendente, che risponde a regole sue proprie, che si discosta da quello della parola. Un linguaggio fatto di proporzioni, di relazioni, di polarità tra tensioni e distensioni; gioco di forme, movimento di forme sonore. Movimento desunto direttamente dalla natura e dal corpo, dai battiti ritmici che – dal cuore, al respiro, al passo – scandiscono la vita. Scansione temporale, scrittura privilegiata del tempo, tempo riempito e sensualizzato, nei modi in cui ciascun compositore vede la propria relazione con esso, con il suo trascorrere, con la morte. Musica: respiro delle statue. Forse: silenzio delle immagini. Tu lingua ove le lingue cessano. Tempo a picco sul corso dei cuori che passano. Così scrive Rilke in una poesia del 1918, condensando nei suoi versi incredibilmente pregni (la poesia non finisce qui) una intera visione della cosa misteriosa e affascinante che è la musica. Musica, infine, come cultura: qualsiasi riferimento alla storia della cultura, delle arti, del pensiero, alla storia tout court che non tenga conto dell’espressione musicale, è una storia incompleta, parziale, fallace. La musica è una necessità dell’uomo, oltre che un mezzo privilegiato d’espressione del sé e dei tempi. Voce, contenuti e regia: Mauro Masiero

RCF Classica

A podcast that discusses classical music so you don’t have to! Each episode features an irreverent look at stuffy trends in the genre, interviews with modern composers, and recordings of their latest work.

Adagio For Things

South Cast, c'est trois pote qui ne se prenne pas au sérieux avec la même passion pour le Hip Hop. Donc ouais le Rap va être à l'honneur, le RapKeb mais aussi ce qui se fait à l’international.

Southcast

YouTubeで「アサカワズのラジオ」というチャンネルをやっています。https://www.youtube.com/user/asakawazpodcasts

アサカワズのポッドキャスト

Jeklyn Lyrist

Gli ospiti di Bruna Zamboni ogni giorno sulle frequenze di Radio Sanluchino

GRAN MATTINATA

Bienvenido a El Music ChopShop En Español de MusicMastermind.TV presentado por Alex J., donde analizaremos Los secretos de la industria musical. La conversación se centrará en el desarrollo de la música profesional para todos los niveles de oyentes: desde principiantes hasta expertos.

El Music ChopShop "En Español" por Alex J

a beautiful christmas album by yours truly

A Perfect Christmas

The best retro music from the 60's, 70's & 80's.  Tune in for great music, comedy, fun and trivia with Mr Epstein & Mr Stein (The Stein Machine).

The best retro music from the 60's, 70's & 80's. Tune in for great music, comedy, fun and trivia with Mr Epstein & Mr Stein (The Stein Machine).

The best retro music from the 60's, 70's &amp; 80's.  Tune in for great music, comedy, fun and trivia with Mr Epstein &amp; Mr Stein (The Stein Machine).

Funk, Disco & Soul Explosion

JON CAPP POD CAST

Devido a grande demanda de
 oficiais no exército brasileiro ainda não está sendo suficiente a quantidade de vacinas distribuídas para as pessoas no mundo.

Devido a grande demanda de oficiais no exército brasileiro ainda não está sendo suficiente a quantidade de vacinas distribuídas para as pessoas no mundo.

Celiomusic

Podcast oficial da Associação Musical Espírita Nova Arte, onde batemos um papo bem descontraído sobre o trabalho da associação, e a música espírita de forma geral. Com apresentação de Grégory Canto e Renan Hubner.

Podcast Nova Arte

Spotify da Olmayan Güzellikler

Musicians Politicians Magicians is a podcast of musicians and politicians talking together, commenting and opining on the current world sphear,and trying to brige tthe gap between normal everyday people and main stream indoctination propaganda. A Rock Duck Radio Production

Musicians Politicians Magicians

A podcast centered around Black Excellence with a seriously opinionated host bringing you the real and sometimes raw takes on life, culture, relationships and everything in between.

Big Boy Talk Podcast with T-Black

Take a trip back in time as we recreate a record chart from yesteryear on the Cape Cod Classic Countdown. Your host Mike Richard will choose a week from the past and count them down – just like they did back in the days of AM Radio… culminating in the Number One song from that week. Mike will also intersperse music trivia, chart facts and great memories.

Cape Cod Classic Countdown

An hour of anything goes CCM. Literally, you will hear just about any genre of music, from the 70's onward, with one thing in common - Jesus and our love for him. It's a really wonderful hour filled with amazing songs hand picked by me, DJ Tripp designed to uplift and minister, as well as original poetry and other short bursts of ministry words. I got involved in CCM (Contemporary Christian Music) back in '91 and I've enjoyed it ever since. You will too!

Trippjams Radio

Inspired by a 100 Albums scratch-off poster, four college friends are on a quest to explore and review 100 iconic-ish albums. Each episode the 100 Albums Podcast Crew dive into the quirks, eccentricities, and legendary moments. They deliver a fresh, funny take on the albums that have shaped the musical landscape. The guys make music commentary as entertaining as it is ridiculous.

New episodes drop on Tuesdays!

Inspired by a 100 Albums scratch-off poster, four college friends are on a quest to explore and review 100 iconic-ish albums. Each episode the 100 Albums Podcast Crew dive into the quirks, eccentricities, and legendary moments. They deliver a fresh, funny take on the albums that have shaped the musical landscape. The guys make music commentary as entertaining as it is ridiculous. New episodes drop on Tuesdays!

The 100 Albums Podcast

Hey, its Heather Harrington from WIVK… sometimes I come across thoughts or stories and I just need more time to talk about them… So here’s my new pod, “5 more minutes.” Lets go!

Hey, its Heather Harrington from WIVK… sometimes I come across thoughts or stories and I just need more time to talk about them… So here’s my new pod, “5 more minutes.” Lets go!

Five More Minutes

Dans ce rendez-vous mensuel, Didier vous propose pendant un heure d’écouter de la musique d’hier et d’aujourd’hui. Du rock, du Folk, de la Pop, fort quand c’est possible.
 
Il y aura beaucoup de guitares, des nouveautés, des reprises, souvent meilleures que les originaux, des pépites, les siennes.
 
Il y aura aussi des ré-éditions, des musiques de films ou de séries, de livres. Des producteurs mythiques, des sauveteurs ou des dénicheurs.
 
Un moment pas si tranquille à partager, mais un moment ensemble, comme avec ses amis assis au coin du feu, accoudés au bar ou sur le dance floor…
 
A quiet moment, une heure pour parler, pour rire, pour danser, pour penser et s’émouvoir tous ensemble.

Dans ce rendez-vous mensuel, Didier vous propose pendant un heure d’écouter de la musique d’hier et d’aujourd’hui. Du rock, du Folk, de la Pop, fort quand c’est possible. Il y aura beaucoup de guitares, des nouveautés, des reprises, souvent meilleures que les originaux, des pépites, les siennes. Il y aura aussi des ré-éditions, des musiques de films ou de séries, de livres. Des producteurs mythiques, des sauveteurs ou des dénicheurs. Un moment pas si tranquille à partager, mais un moment ensemble, comme avec ses amis assis au coin du feu, accoudés au bar ou sur le dance floor… A quiet moment, une heure pour parler, pour rire, pour danser, pour penser et s’émouvoir tous ensemble.

Dans ce rendez-vous mensuel, Didier vous propose pendant un heure d’écouter de la musique d’hier et d’aujourd’hui. Du rock, du Folk, de la Pop, fort quand c’est possible.
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Il y aura beaucoup de guitares, des nouveautés, des reprises, souvent meilleures que les originaux, des pépites, les siennes.
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Il y aura aussi des ré-éditions, des musiques de films ou de séries, de livres. Des producteurs mythiques, des sauveteurs ou des dénicheurs.
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Un moment pas si tranquille à partager, mais un moment ensemble, comme avec ses amis assis au coin du feu, accoudés au bar ou sur le dance floor…
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A quiet moment, une heure pour parler, pour rire, pour danser, pour penser et s’émouvoir tous ensemble.

A Quiet Moment

Per troppo tempo George Gershwin è stato considerato un compositore minore del ventesimo secolo: oggetto degli equivoci e dei pregiudizi più diversi - scrive canzoni quindi non sa comporre musica classica, non ha il senso della forma, non sa orchestrare ecc. -, solo in tempi recenti la sua figura si è conquistata il posto di primo piano che merita, grazie alla varietà della sua produzione e all’altissima qualità dell’ispirazione.
In un’epoca come la nostra che apprezza il meticciato musicale, Gershwin ci appare come un geniale precursore, il maestro che ha saputo fondere linguaggi diversi, in cui il jazz e Puccini, il blues e Rachmaninov, la canzone e la musica ebraica si fondono in uno stile profondamente statunitense.
In questo, l’influenza di Gershwin è stata più ampia e profonda di quanto si crede: sul jazz (l’armonia, in particolare), sul musical di Broadway, su Leonard Bernstein, sull’opera (Peter Grimes di Britten), sul cinema. Oggi la sua eredità è più viva e feconda che mai e per questo merita di essere ripercorsa nei suoi tanti aspetti.

Stefano Zenni

Foto: Carl Van Vechten (1880-1964), Ritratti fotografici di George Gershwin, 28 marzo 1937; The Library of Congress, Carl Van Vechten Photographs Collection.

Per troppo tempo George Gershwin è stato considerato un compositore minore del ventesimo secolo: oggetto degli equivoci e dei pregiudizi più diversi - scrive canzoni quindi non sa comporre musica classica, non ha il senso della forma, non sa orchestrare ecc. -, solo in tempi recenti la sua figura si è conquistata il posto di primo piano che merita, grazie alla varietà della sua produzione e all’altissima qualità dell’ispirazione. In un’epoca come la nostra che apprezza il meticciato musicale, Gershwin ci appare come un geniale precursore, il maestro che ha saputo fondere linguaggi diversi, in cui il jazz e Puccini, il blues e Rachmaninov, la canzone e la musica ebraica si fondono in uno stile profondamente statunitense. In questo, l’influenza di Gershwin è stata più ampia e profonda di quanto si crede: sul jazz (l’armonia, in particolare), sul musical di Broadway, su Leonard Bernstein, sull’opera (Peter Grimes di Britten), sul cinema. Oggi la sua eredità è più viva e feconda che mai e per questo merita di essere ripercorsa nei suoi tanti aspetti. Stefano Zenni Foto: Carl Van Vechten (1880-1964), Ritratti fotografici di George Gershwin, 28 marzo 1937; The Library of Congress, Carl Van Vechten Photographs Collection.

Per troppo tempo George Gershwin è stato considerato un compositore minore del ventesimo secolo: oggetto degli equivoci e dei pregiudizi più diversi - scrive canzoni quindi non sa comporre musica classica, non ha il senso della forma, non sa orchestrare ecc. -, solo in tempi recenti la sua figura si è conquistata il posto di primo piano che merita, grazie alla varietà della sua produzione e all’altissima qualità dell’ispirazione.
In un’epoca come la nostra che apprezza il meticciato musicale, Gershwin ci appare come un geniale precursore, il maestro che ha saputo fondere linguaggi diversi, in cui il jazz e Puccini, il blues e Rachmaninov, la canzone e la musica ebraica si fondono in uno stile profondamente statunitense.
In questo, l’influenza di Gershwin è stata più ampia e profonda di quanto si crede: sul jazz (l’armonia, in particolare), sul musical di Broadway, su Leonard Bernstein, sull’opera (Peter Grimes&nbsp;di Britten), sul cinema. Oggi la sua eredità è più viva e feconda che mai e per questo merita di essere ripercorsa nei suoi tanti aspetti.

Stefano Zenni

Foto: Carl Van Vechten (1880-1964), Ritratti fotografici di George Gershwin, 28 marzo 1937; The Library of Congress, Carl Van Vechten Photographs Collection.

Da George Gershwin al jazz e ritorno

“Oh Christmas Tree,” known in its original German as “O Tannenbaum,” is one of the most enduring and beloved songs of the holiday season. Its simple yet heartfelt lyrics celebrate the beauty and resilience of the evergreen tree, a symbol that has come to represent the enduring spirit of Christmas. But the story of this iconic carol is as layered and fascinating as the holiday traditions it accompanies. From its roots in German folk culture to its global popularity as a Christmas anthem, “Oh Christmas Tree” is a testament to how music can evolve and resonate across time and cultures. The origins of “O Christmas Tree” lie not in Christmas but in the broader cultural symbolism of the evergreen tree. For centuries, the evergreen has been admired for its ability to stay lush and vibrant throughout the coldest months of winter. In many European cultures, the evergreen was seen as a symbol of hope, endurance, and renewal, providing a sense of life and continuity during the barren winter months. This admiration found its way into music, including folk songs like “O Tannenbaum,” which praised the tree’s enduring beauty. The first known version of the lyrics to “O Tannenbaum” dates back to the 16th century, though it wasn’t initially associated with Christmas. The song’s earliest form was a traditional German folk tune that paid homage to the evergreen tree as a metaphor for faithfulness and steadfastness. In these early versions, the lyrics were reflective and romantic rather than celebratory, likening the tree’s unwavering green to ideals of loyalty and strength. The song as we know it began to take shape in the early 19th century when Joachim August Zarnack, a German teacher and songwriter, adapted the traditional folk tune with new lyrics in 1819. Zarnack’s version compared the evergreen’s unchanging nature to a lover’s faithfulness, continuing the tradition of using the tree as a metaphor. However, it was another German composer, Ernst Anschütz, who cemented the song’s place in history. In 1824, Anschütz revised Zarnack’s lyrics to create a version explicitly celebrating the beauty of the evergreen tree. His adaptation became immensely popular, particularly during the Christmas season, when the Tannenbaum (Christmas tree) took on a central role in holiday traditions. During the 19th century, the Christmas tree became a focal point of holiday celebrations in Germany and beyond. The practice of bringing evergreen trees into homes and decorating them with candles, ornaments, and ribbons was gaining popularity, especially in upper-class households. As this tradition spread throughout Europe and into North America, “O Tannenbaum” naturally became associated with Christmas. Its lyrics, which extolled the evergreen’s enduring green, perfectly complemented the festive atmosphere and the symbolic meaning of the Christmas tree. The song crossed cultural and linguistic boundaries as German immigrants carried it with them to other parts of the world. In the United States, where German immigrants played a significant role in shaping Christmas traditions, “O Tannenbaum” quickly became a holiday favorite. The song was translated into English and adapted into what we now know as “Oh Christmas Tree.” While the English version retained the melody and spirit of the original, it simplified the lyrics to focus more directly on the Christmas tree’s role in holiday festivities. The enduring appeal of “Oh Christmas Tree” lies in its universality and adaptability. Its lyrics celebrate the evergreen’s beauty and its symbolic connection to resilience and renewal, themes that resonate deeply with the holiday spirit. Whether sung in English, German, or any of the many other languages into which it has been translated, the song evokes a sense of warmth, tradition, and togetherness. Over the years, “Oh Christmas Tree” has become a staple of holiday music, performed by choirs, carolers, and recording artists of all genres. Its gentle melody and heartfelt lyrics make it a favorite for family gatherings and community celebrations. The song’s simplicity allows for endless interpretations, from solemn and reverent renditions to joyful and playful arrangements. The imagery of the Christmas tree itself has played a significant role in the song’s popularity. The tree, adorned with lights, ornaments, and garlands, represents the heart of many holiday traditions. It is where families gather to exchange gifts, where children place their wishes for Santa Claus, and where friends and loved ones create lasting memories. “Oh Christmas Tree” captures this central symbol of the holiday season, celebrating not only its physical beauty but also its deeper meaning. One of the reasons for the song’s enduring popularity is its ability to adapt to different cultural contexts. While its roots are in German folk music, its themes are universal, allowing it to resonate with people across the world. In some traditions, the song is seen as a reflection on the beauty of nature, while in others, it serves as a hymn of gratitude for the simple joys of life. Its versatility ensures that it remains relevant and beloved, no matter how it is interpreted. Today, “Oh Christmas Tree” is an inseparable part of the holiday soundtrack. It is performed in schools, churches, and homes; it features in films, television specials, and Christmas albums. Its melody is instantly recognizable, evoking feelings of nostalgia and warmth. For many, it is a song that bridges generations, connecting the past and present through shared traditions and celebrations. As we sing “Oh Christmas Tree” during the holiday season, we continue a tradition that spans centuries and cultures. Its gentle melody and heartfelt lyrics remind us to appreciate the beauty of the season and the enduring spirit of the evergreen tree. In its simplicity, the song captures the essence of Christmas: a time for gratitude, togetherness, and the celebration of life’s most enduring joys. The journey of “Oh Christmas Tree” from a folk tune about the evergreen’s beauty to a global Christmas anthem is a testament to the power of music to adapt and thrive across time and cultures. It is a song that celebrates nature, tradition, and the magic of the holiday season, ensuring that its place in our hearts and homes will remain evergreen. This has been a Quiet Please production. Head over to Quiet Please dot A I to “Hear What Matters”

O' Christmas Tree - The Story Behind The Song

Listen to the array of music ranging from hip-hop, pop, soft rock, punk, county, and more and explore the lessons and stages life teaches us. A quote I once read that stuck with me was “life is like a coin, you can spend it anyway you wish but you can only spend it once”, hence the name “Carpe Diem.” Tune in and enjoy reminiscing about the phases you may have experienced.

Carpe Diem

Welcome to Future of House Radio, a thrilling creation brought to life by the fastest growing independent label in dance music — Future House Music. Future of House Music is rooted in supporting new talent and providing the finest releases to an ever-growing fan base. With Future of House Radio, anticipate a firsthand experience of exclusive IDs that listeners won’t find anywhere else, all while discovering rising stars who are poised to shape the future landscape of dance music. Here, four-on-the-floor beats and mesmerizing electronic melodies converge, crafting a vibrant tapestry of tunes that defines the essence of modern house music. Allow this one-hour, monthly show to expand your musical horizons and set the senses ablaze

Welcome to Future of House Radio, a thrilling creation brought to life by the fastest growing independent label in dance music — Future House Music. Future of House Music is rooted in supporting new talent and providing the finest releases to an ever-growing fan base. With Future of House Radio, anticipate a firsthand experience of exclusive IDs that listeners won’t find anywhere else, all while discovering rising stars who are poised to shape the future landscape of dance music. Here, four-on-the-floor beats and mesmerizing electronic melodies converge, crafting a vibrant tapestry of tunes that defines the essence of modern house music. Allow this one-hour, monthly show to expand your musical horizons and set the senses ablaze

Future of House Radio

W—, w-w-white teeTight jeans on (I got it on)Think I'm not a threat?Then you're wrong (Then you're wrong)Your bitch is prollyListening to my song (To my song)My voice is in her еarsAll night long (All night long)Yeah, I don't check the pricе bitchBuy what you like uhThat pussy so tightGirl you stay on my mindGirl you see it in my eyesYou know what i likeFuck them other guysYou know I'll take their lifeI—, I beat it till it's soreShe's screaming gimme moreI took her to the floorYou're such a fucking whoreI beat it till it's soreShe's screaming gimme moreI took her to the floorYou're such a fucking whoreKni—, knife play to your faceYou wanted me girl now you can’t complain (Can't complain)I'm insaneKiss my blade how's it taste?You wanted me girl now you can’t complain (Can't complain)I'm insaneWhy'd you like me anyway?The shit that i say is so insane, can't you tell I'm insane?Just wanna hear you say my nameThe way i make you feel he can't do the same noI think it's time for a change yeah? (Yeah)I beat it till it's soreShe's screaming gimme moreI took her to the floorYou're such a fucking whoreI beat it till it's soreShe's screaming gimme moreI took her to the floorYou're such a fucking whoreI beat it till it's soreShe's screaming gimme moreI took her to the floorYou're such a fucking whoreI beat it till it's soreShe's screaming gimme moreI took her to the floorYou're such a fucking whore

W—, w-w-white tee Tight jeans on (I got it on) Think I'm not a threat? Then you're wrong (Then you're wrong) Your bitch is prolly Listening to my song (To my song) My voice is in her еars All night long (All night long) Yeah, I don't check the pricе bitch Buy what you like uh That pussy so tight Girl you stay on my mind Girl you see it in my eyes You know what i like Fuck them other guys You know I'll take their life I—, I beat it till it's sore She's screaming gimme more I took her to the floor You're such a fucking whore I beat it till it's sore She's screaming gimme more I took her to the floor You're such a fucking whore Kni—, knife play to your face You wanted me girl now you can’t complain (Can't complain) I'm insane Kiss my blade how's it taste? You wanted me girl now you can’t complain (Can't complain) I'm insane Why'd you like me anyway? The shit that i say is so insane, can't you tell I'm insane? Just wanna hear you say my name The way i make you feel he can't do the same no I think it's time for a change yeah? (Yeah) I beat it till it's sore She's screaming gimme more I took her to the floor You're such a fucking whore I beat it till it's sore She's screaming gimme more I took her to the floor You're such a fucking whore I beat it till it's sore She's screaming gimme more I took her to the floor You're such a fucking whore I beat it till it's sore She's screaming gimme more I took her to the floor You're such a fucking whore

Whxre - whatsaheart

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We are podcast for people of all walks of life, we talk about sports, music, people who have suffered adversity, and with this we extract insights, learn lessons, and become better people. Join us, as a Crunchtime Survivor.

We are podcast for people of all walks of life, we talk about sports, music, people who have suffered adversity, and with this we extract insights, learn lessons, and become better people. Join us, as a Crunchtime Survivor.

Crunchtime Survivors

Hola bienvenidos!!Tengo preparado para ustedes mucha musica!

Hola bienvenidos!! Tengo preparado para ustedes mucha musica!

Frank Zapata Mx

BATMAN AND SPIDERMAN

Fanzines Über Alles

ViAM Podcast được ra đời với sứ mệnh truyền tải đến mọi người những câu chuyện phía sau mỗi tác phẩm âm nhạc của tác giả ViAM qua serie "STORY of Song", "SOUL of Lyric" cũng như hành trình đến với khán giả của mỗi ca khúc. Hay đơn thuần chỉ góc nhìn đối với những gì đang xảy ra ngoài kia của một "kĩ sư" - "người viết nhạc" với serie "tờ mờ SÁNG" Ngoài ra, mọi người cũng sẽ có thêm những kiến thức từ chia sẻ trong "MUSIKCAST" về ngành công nghiệp âm nhạc. 
Cảm ơn mọi người đã lắng nghe và hy vọng sẽ ủng hộ thật nhiều cho podcast nhỏ bé này của mình.

ViAM Podcast được ra đời với sứ mệnh truyền tải đến mọi người những câu chuyện phía sau mỗi tác phẩm âm nhạc của tác giả ViAM qua serie "STORY of Song", "SOUL of Lyric" cũng như hành trình đến với khán giả của mỗi ca khúc. Hay đơn thuần chỉ góc nhìn đối với những gì đang xảy ra ngoài kia của một "kĩ sư" - "người viết nhạc" với serie "tờ mờ SÁNG" Ngoài ra, mọi người cũng sẽ có thêm những kiến thức từ chia sẻ trong "MUSIKCAST" về ngành công nghiệp âm nhạc. Cảm ơn mọi người đã lắng nghe và hy vọng sẽ ủng hộ thật nhiều cho podcast nhỏ bé này của mình.

VIAM PODCAST

Promoting Afro electronic modern house music originating from the streets of South Africa

Promoting Afro electronic modern house music originating from the streets of South Africa

Thabiso's Radio

Mada & Hugh are a piano duo playing concerts around the world. Featuring Romanian-born pianist Madalina Danila and Curtis Institute alumni Hugh Sung, the show explores the world of piano duos and what life is like as a musical performing couple.

Mada &amp; Hugh are a piano duo playing concerts around the world. Featuring Romanian-born pianist Madalina Danila and Curtis Institute alumni Hugh Sung, the show explores the world of piano duos and what life is like as a musical performing couple.

The Mada  Hugh Piano Duo Podcast

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The Demi Lobo Podcast  Episode 8 | Yo, We Live?

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