Canneto di Caronia, un paesino in provincia di Messina. E’ il 15 gennaio 2004 quando nella casa del signor Antonio Pezzino si verificano alcune anomalie agli elettrodomestici di casa, alcuni dei quali prendono fuoco spontaneamente. Da allora, tra il 2004 e il 2008, in questa piccola frazione, questi misteriosi incendi si riscontrano anche in altre abitazioni e pochi giorni dopo attirano l'attenzione dei media di tutto il mondo. Secondo le cronache gli abitanti assistono a strani fenomeni: incendi inspiegabili senza una fonte apparente, malfunzionamenti di apparecchi elettronici, anomalie elettromagnetiche ma non solo. A prendere fuoco sono anche mobili, materassi, coperte e asciugamani, anche quando vengono portati all’esterno dalle case. Telefoni cellulare che si ricaricano da soli e bussole in tilt, oltre a malfunzionamenti delle telecamere delle troupe televisive accorse nel paese per i loro servizi. Fenomeni senza alcuna spiegazione logica.
La prima inchiesta giudiziaria archivia tutto dopo le prime indagini condotte dalla magistratura di Mistretta, che attribuì i fenomeni misteriosi alla mano dell’uomo, classificando gli incendi di origine dolosa, senza però trovare né un colpevole, né un movente. La stessa cosa accade nel febbraio 2005, quando la stessa procura avviò una nuova inchiesta, ma anche questa fu chiusa nel giugno 2008 con le stesse deduzioni.
Nel 2005 il governo di allora istituisce il Gruppo Interistituzionale per l'Osservazione dei Fenomeni di Canneto, coordinato da Francesco Mantegna Venerando, con il coinvolgimento di esperti della Marina Militare, Aeronautica, fisici e tecnici specializzati, e, si dice, persino un esperto della NASA. Queste indagini condurranno a ipotesi davvero sorprendenti. Ma in questa storia i colpi di scena sono sempre dietro l’angolo!
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