Settimana densa di notizie Oltreoceano, ma con mercati che continuano a mostrare una sorprendente resilienza.
Nonostante lo shutdown del governo americano, Wall Street ha chiuso il terzo trimestre in positivo, sostenuta ancora una volta dal comparto tecnologico e dal boom dell’intelligenza artificiale. L’attenzione resta però alta sui dati macro: il blocco delle pubblicazioni ufficiali negli Stati Uniti costringe gli investitori a muoversi tra poche certezze, mentre in Europa l’inflazione di settembre si è confermata in linea con le attese, rafforzando l’approccio attendista della BCE.
Sul fronte delle materie prime, continua la debolezza del petrolio in attesa delle decisioni dell’OPEC+ previste per il weekend, mentre gas e metalli restano volatili. E guardando alla nuova settimana, lo sguardo degli operatori sarà rivolto ai verbali della Fed e della BCE, alle decisioni delle banche centrali neozelandese e polacca e — venerdì — al verdetto di S&P sul rating dell’Italia.
In un contesto dove i mercati continuano a mostrare resilienza e le banche centrali si muovono con cautela, non passano inosservati quegli strumenti che permettono di ampliare la diversificazione del portafoglio in modo semplice e accessibile.
Tra questi, gli ETF che continuano a occupare una posizione di rilievo — non solo sull’azionario, ma anche nel mondo obbligazionario.
Ne parliamo meglio con Vincenzo Sagone, ETF Senior Sales di Franklin Templeton.