Davide rinuncia volentieri a mille giorni di lusso e di prestigio nei palazzi dei ricchi e dei belli per godersi un solo giorno nel cortile del Signore: "Perché un giorno nei tuoi tribunali è meglio di mille". Preferisco stare sulla soglia della casa del mio Dio che abitare nelle tende dell'iniquità" (Salmo 84,11). 

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Se Dio esige da noi la rinuncia e il sacrificio in qualsiasi ambito, allora serve a qualche scopo più grande che noi stessi non sempre riconosciamo immediatamente. Un "no" di Dio nella nostra vita personale significa un "sì" molto più grande da qualche parte nel Suo piano per noi e per coloro che ci circondano. 

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La Parola di Dio è piena di incoraggiamenti ad agire e rispondere proprio con questo spirito. In Efesini, Paolo esorta a sopportare gli altri con amore e dolcezza (Efesini 4,2). Giacomo mi ricorda che "mansuetudine e saggezza" sono un segno di prudenza (Giacomo 3,13). Nella lettera a Timoteo, Paolo esorta Timoteo, tra le altre cose, a "perseguire" la mansuetudine - cioè ad essere attivo nel coltivare questa qualità (1 Tim 6:11).

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La mansuetudine nel senso biblico non si applica solo ai nostri rapporti con le altre persone. Implica anche un’anima aperta e bendisposta verso Dio. Con questa mentalità possiamo accettare la parola di Dio (Giacomo 1,21) e le sue azioni senza obiezioni e resistenze. La mansuetudine, quindi, non solo ci rende più piacevoli alle persone, ma è anche importante nel nostro atteggiamento e nel rapporto con Dio.

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L'amore non può mai essere forzato, la fedeltà non può essere pretesa. Gesù lasciava andare le persone che non volevano accettare le condizioni del discepolato. Che volevano riscuotere i bonus senza fare il sacrificio necessario. Ma la porta rimane aperta. Chi si pente seriamente di essersi allontanato da lui e vuole un nuovo inizio, trova Dio come il Padre nella parabola di Gesù in Luca 15.

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La fedeltà biblica è efficace e benèfica a vari livelli. È strettamente legata alle qualità dell'amore di cui abbiamo parlato all'inizio del mese. La fedeltà ha anche poco a che fare con le simpatie emotive. Sono fedele a mio marito, non solo perché mi piace, ma perché ho fatto una seria promessa il giorno del nostro matrimonio. Sono fedele alla mia famiglia, perché è il mio primo impegno essere lì per loro quando hanno bisogno di me. 

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È incredibile quanto noi esseri umani possiamo essere testardi e persistenti quando si tratta di correggere gli altri. A volte sembra quasi che teniamo un registro dei torti che ci sono stati fatti o basiamole nostre buone azioni a quello che gli altri hanno fatto per noi. 

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Una delle principali caratteristiche di Dio è la sua bontà: "Gustate e vedete che il Signore è buono! Felice l'uomo che si rifugia con lui!". (Salmo 34,9)

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Anche l'autore dei Proverbi consiglia di placare una discussione accesa, disarmando l'ira con la dolcezza, perché "una risposta gentile allontana l'ira; ma una parola offensiva suscita l'ira (Proverbi 15,1), oppure "le parole gentili sono miele, dolci per l'anima e curative per le ossa" (Proverbi 16,24). 

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La persona a cui viene perdonato molto, come conseguenza ama molto, disse Gesù, mentre la fragranza del prezioso unguento riempiva la sala dove disprezzo e oltraggio venivano riversati sulla peccatrice pentita che giaceva in adorazione ai piedi del Signore (Marco 14).

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