L'organismo vivente si esprime piú chiaramente con il movimento che non con le parole. Ma non solo col movimento! Nelle pose, nelle posizioni e nell'atteggiamento che assume, in ogni gesto, l'organismo parla un linguaggio che anticipa e trascende l'espressione verbale.Prima di addentrarci nuovamente in questo mondo ecco delle dovute «Avvertenze» quando ci sperimentiamo nella lettura del linguaggio del corpo:1.Un aspetto da considerare è il nostro pregiudizio, in positivo e negativo. Cioè se io mi fido di una persona perché mi ha dimostrato di poterlo fare, per il suo carisma, perché i miei bisogni mi spingono in un certo senso, sarà difficile scoprire l’ inganno. I segnali, ogni tanto emergono, una parola fuori posti, un’espressione sfuggevole, ma il pregiudizio favorevole ci farà pensare «ma non può essere» Ovviamente funziona anche quando il pregiudizio è negativo. Tutti gli uomini sono bugiardi e difronte ad un uomo che mi parla di amore, riuscirò solo a cogliere i segnali che lo tradiscono. 2.Come siamo fatti? Io di fronte all’autorità divento più aggressiva e magari questo può trasmettere un messaggio errato al poliziotto di turno perché penserà che voglia nascondere qualcosa. Ai controlli all’aeroporto, invece, sono sempre molto timorosa, chissà che qualcuno non mi abbia messo in borsa un kilo di cocaina!! Aiuto! Anche questo va tenuto in considerazione. Come ci percepiamo ci farà agire in un certo modo e l’ altro potrebbe percepire segnali contrastanti che lo faranno dubitare. 3.Anche Ekman ci avverte, Chi vuole smascherare delle bugie non deve mai basarsi su un solo indizio, ma deve averne molti. La lettura dovrà avvenire su tutti i modi in cui l’ altro comunica: viso, copro, gestualità, parole (ovviamente), voce. 4.La coerenza tra parole e linguaggio corporeo, 5.Il contesto in cui ci troviamo: rimpicciolirsi, con gambe e braccia attorcigliate potrebbero indicare un vero e proprio tentativo di rimpicciolirci perché ci sentiamo a disagio, oppure fa molto freddo! Oppure le persone che ho intorno. Provate ad immaginare una riunione in ufficio: il capo parla e tutti sono voltati verso di lui, mentre in una riunione tra colleghi potrebbe esserci maggiore rilassatezza e potremmo essere seduti in cerchio guardando anche chi ci sta intorno. 6.Ci sono, poi, le differenze culturali da tenere in considerazione. In ambiente internazionale può avere un peso incredibile: lo sapete che mentre in Italia il segno di vittoria, V con indice e medio, diventa rivolto con il dorso verso il destinatario Va’ a quel paese per i paesi anglofoni come Uk, Irlanda, Nuova Zelanda?Qualche consiglio finale:Gesticolare troppo, ahimè può diventare controproducente perché tende a distrarre l’attenzione dell’ altro. Ad esempio ad un colloquio di lavoro o durante una presentazione se usare i gesti serve per sottolineare un concetto, ben venga, altrimenti diventa una distrazione e quello che diremo, per quanto interessante, passerà in secondo piano. Proviamo a pensare ad un colloquio di lavoro: il caos non aiuta. Si può essere caotici quando si hanno troppo cose con se, si è impacciati nel camminare, ci sediamo su una poltrona in cui sprofondiamo. Ecco tutto questo trasmetterà all’altro dei segnali. •Prima di poter leggere l’ altro, provate ad osservare voi stessi: mi sto grattando, ho incrociato le braccia e le gambe, come mi sento? C’è qualcosa che mi sta dando fastidio? È una cosa meccanica, all’inizio ma allenandovi diventerà automatica e vi aiuterà ad entrare subito in contatto con le vostre emozioni e con la vostra comunicazione. •Quando una persona mette in atto un linguaggio corporeo aggressivo, che sia stretta di mano, gambe divaricate etc. non mettiamoci sulla difensiva: teniamo la testa dritta, cerchiamo il contatto visivo, restiamo in posizion eretta o con la schiena dritta se siamo seduti, non incrociamo braccia e gambe. Assumiamo una posizione neutrale, possiamo dire. Ovviamente tutto dipende da q(continued)