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2° Sala (a sinistra) - La camera da letto
In questo locale è rappresentata la camera da letto. In prevalenza si usavano letti matrimoniali e in ognuno di essi, dato l’elevato numero di figli, dormivano solitamente quattro bambini: due dalla parte della testiera, due dalla pediera. Qui, abbiamo voluto raccontare, attraverso riferimenti simbolici, le varie fasi dell’esistenza. Una culla rappresenta la nascita, che spesso avveniva nella stalla; alcuni giochi in legno, assai rari, indicano il periodo dell’infanzia . Le numerose cuffiette di varie dimensioni, testimoniano l’adolescenza ; mentre gli abiti da sposa e l’abbigliamento maschile, da lavoro o da festa, indicano la giovinezza e l’età matura. La tonalità degli abiti nuziali permette di collocarli cronologicamente nel tempo, di datarli. In passato, si usava esclusivamente il nero: a causa dell’elevato tasso di mortalità all’interno del nucleo famigliare allargato e della durata del lutto, questo vestito così pregevole doveva servire per tutte le ricorrenze della vita. Belle e brutte… compresa la propria morte! Biancheria , coperte, camicie da giorno e da notte sono esposte sul letto, negli armadi o appese al muro. Un manichino raffigura un’anziana intenta a osservare foto e lettere che arrivano da lontano. Un tavolino espone quaderni di appunti, libri, giornali e documenti che parlano di quotidianità. Diversi segni di devozione richiamano una diffusa e profonda inclinazione religiosa, espressa sul territorio da numerose chiese, cappelle e piloni disseminati qua e là, come nel caso del Sentiero della religiosità popolare nel vallone di Ussolo.