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Ai regaz di LevelArt come si diceva la scorsa settimana è salito un po’ il crimine per una storiaccia di Youtuber che copiano 1:1 i loro contenuti da altra gente sulla piattaforma. Ne è venuto fuori un discorso (penso) costruttivo su cosa voglia dire creare, sulle piattaforme che scegliamo di abitare e più in generale sull’Internet.

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Di Wukong si sta parlando a cazzo di cane nell'ennesima eterna lotta tra fascisti e rossobruni. In mezzo c'è chi prova a fare un po' di divulgazione (tendendo sempre a sinistra, eh, ma senza scadere nel giustizialismo tossico della sinistra di oggi).

Ovviamente poi quando ci sarebbe da essere woke davvero e prendersela con Sony che da la colpa del flop di Concord alla community LGBTQIA+ si sparisce perché oh, 'sta cosa mica porta i likes del parlare della scimmia in toni polarizzati.

Ah si e in tutto questo Indiana Jones su PS5 quasi subito dopo il lancio. Altro che un anno. Never trust Zaibatsu, come sempre.

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I Run ‘n’ Gun sono una di quelle cose che tocca un po’ tutta la storia del medium. E oh, per quanto il genere ad oggi sia tutto sommato sparito e l’ultimo exploit veramente pop sia stato Cuphead (che è del 2017 e che è Run ‘n’ Gun perché pareva brutto metterci solo i boss) in realtà se ne trova traccia un po’ dappertutto. Non chiameresti mai Run ‘n’ Gun Returnal, però in realtà ne ha tantissimi elementi.

Il dialogo attorno ai massimi sitemi del videogioco™ di questa settimana parla circa di questo. In mezzo a un numero tutto sommato discreto di bip e censure e una ragguardevole quota ignoranza.

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Eccezionalmente di lunedì e nonostante il periodo estivo c’era bisogno di fare un checkpoint sulla situa Deadlock, aka il nuovo giochino di Valve (che sembra un clone del vecchio giochino di Blizzard che a sua volta rubava abbastanza da Valve) di cui Gabe sta parlando zero, ma che ha già metà della playerbase di Overwatch 2 nonostante la stealth mode.

Stealth mode tale per cui del gioco in realtà non si può parlare altrimenti succede la Cancel Culture, com’è capitato a Sean Hollister su TheVerge. Che sì, è stato bannato da Valve per aver pubblicato un provato del gioco.

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Nei videogiochi ci piace un sacco gridare “Al loop! Al loop!”. È il posto perfetto per poterlo fare e a differenza della fiaba di Esopo continuiamo a crederci ad ogni iterazione, perché il loop è proprio l’unità atomica su cui il videogioco è costruito.

Ma al di là dei concetti di gameplay loop e altre parrucconate del genere al videogioco piace proprio ripeterci. E a noi piace ripetere il videogioco, in tutte le sue forme.

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Quest’anno stiam sperimentando un po’ con degli extra e i cestoni indie ne han fatto un po’ le spese. Ma fortunatamente il mercato è bulimico e a noi di Gameromancer ci pesa il culo, soprattutto a quelli che si chiamano Stefano Calzati: esce più roba di quella che abbiamo cazzi di “recensire” – che è una parola orrenda – e spesso e volentieri andiamo a recuperare pure giochini vecchini che non ce l’han fatta ma meritano.

Lista dei giochini completa sul Sacro Blog gameromancer.com

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Che tutto sia una questione di soldi da queste parti lo si diceva da un pezzo.

Da una parte Kevin Feige in grande difficoltà perché dopo Endgame pare non gliene fotta più un cazzo a nessuno dei filmini della Marvel che richiama il volto principale dei filmini della Marvel – ma per fargli fare il cattivo. In un colpo solo risolvi il problema di inerzia dell'MCU, quello di Jonathan Majors che mena la ragazza e sistemi pure i prossimi due Avengers plus il film dei Fantastici 4.

Dall'altra arrivano le Olimpiadi degli eSport. E non è per un cazzo una bella notizia, perché a) sono in mano agli arabi (che hanno sempre più in mano i giochini, assieme alla Cina) e b) sono in mano alle aziende che possiedono i vari giochini di cui esistono le leghe eSport.

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La newsletter di questa settimana è il duale on main della puntata on air del podcast. Non andiamo quasi mai a ripetere lo stesso argomento sui due canali, perché per noi il podcast è sempre stato un canale diverso da tutto il resto dove caricare solo contenuto originale.

Vista la sacralità dell’argomento di questa settimana però era importante fare un’eccezione.

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Lo sai che in latino si diceva effettivamente "Cataclismo"?

Ma soprattutto, sai che questa cosa non c'entra un enorme cazzo con Cataclismo il giochino out now su Steam in Accesso Anticipato, che è una specie di incrocio tra un RTS e un city builder – quindi per dirlo alla povera è Age of Empire che fa sesso non protetto con Sim City? E che c'entra il sesso non protetto con questo extra del podcast videoludicamente scorretto?

Ascolta e scoprilo. A tue spese. Ah, e se non c'hai scazzo sul blog c'è pure l'ante™ del giochino.

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Dai, eravamo seri da troppe puntate di fila, e in questi casi scatta sempre il cestone. Non tanto di giochi da giocare quest’estate, quanto sul perché certi giochi ci facciano pensare a quel periodo dell’anno dove Studio Aperto consiglia ai vecchi di non uscire (cosa che diventa una comoda scusa per fare assenteismo a Montecitorio).