Intervista a Gianpiero Distratis, pugliese di origine, tiburtino di adozione, che proprio a Tivoli ha aperto la libreria La Porta Gialla. Gianpiero è uno dei pochi esponenti superstiti di una specie di libraio in via d’estinzione, eppure forse destinata a rivelarsi profetica: un libraio, cioè, che sia consapevole ed esperto dei libri che vende, che sia punto di riferimento culturale e sociale per chi frequenta il suo spazio, che faccia comunità e non si limiti a fare il commesso. La sua formazione economica, comunque, e il suo modo molto lucido e intelligente di condurre l’impresa, lo portano a concepire l’indipendenza innanzitutto come forma di responsabilità, in primis in senso finanziario e materiale: ne viene fuori non solo un’esperienza autentica di libraio, ma anche una forma di relazione significativa tra persona e lavoro, che risulta oggi quantomai preziosa.
L'intervista, a cura di Antonio Francesco Perozzi, è il quinto episodio del progetto "Il formicaio - Interviste dallo spazio abitato", collezione di dialoghi con i principali attori del formicaio socio-culturale che abita la Valle dell'Aniene e, in generale, il territorio a est di Roma.
Pensato come appendice al giornale bimestrale "Lanterne", pubblicato dall'associazione Unitre Vicovaro (dove, di volta in volta, compaiono estratti delle interviste), "Il formicaio" ha l'obiettivo di far emergere le voci di un territorio tanto ricco a livello umano quanto poco valorizzato e interconnetterle in una rete che è sia fisica sia virtuale.