Abbas Kiarostami è conosciuto per essere il più acclamato regista iraniano, grazie a pellicole come Dov’è la casa del mio amico?, E la vita continua, Il sapore della ciliegia o Il vento ci porterà via. Meno nota, almeno al grande pubblico, è la produzione sperimentale che egli ha sviluppato nel corso di tutta la carriera, ma a cui si è dedicato, con particolare dedizione, soprattutto negli ultimi anni di vita, anche in ragione delle difficoltà a girare film di finzione nel proprio Paese.
Di questa interessante produzione sperimentale Radio Mercatorum ha chiesto a Marco Dalla Gassa, docente di Analisi dei film e Teorie del Cinema presso l'Università Ca' Foscari di Venezia e autore per Marsilio de "Le condizioni di senso. Il cinema sperimentale di Abbas Kiarostami".