Il contesto è il G7 di Hiroshima, da poco concluso. Lo scenario è il futuro.
Lo scorso 22 maggio, durante la riunione dei big dell’ordine geopolitico mondiale, è arrivato un roboante annuncio di IBM: il colosso tecnologico americano ha svelato l’intenzione di costruire un computer quantistico da 100.000 qubit entro il 2033, in collaborazione con l’Università di Tokyo e l’Università di Chicago.
La notizia offre l’assist per affrontare un tema che per anni è stato oggetto di dibattito nel mondo Bitcoin e che, con ogni probabilità, diventerà sempre più d’attualità. I computer quantistici saranno una minaccia per la sicurezza di Bitcoin? Per capirlo occorre partire dalle basi.
Il Quantum Computing
Dopo oltre un secolo di dominio incontrastato, la fisica classica ha iniziato a cedere il passo a quella quantistica. Nata dalle ricerche di scienziati come come Planck, Einstein, Bohr e Schrödinger, la fisica quantistica non si è limitata a rimodellare il quadro teorico: ha anche aperto la strada a tecnologie come il quantum computing.
La base della computazione tradizionale è costituita dal bit, l’unità minima di informazione che può assumere la forma di 0 o 1. Le unità di base dell’informatica quantistica sono invece chiamate quantum bit, o qubit: queste possono trovarsi in una sovrapposizione di stati, il che significa che possono essere contemporaneamente sia 0 che 1. Non è questa la sede per entrare nei dettagli tecnici - non ne avrei nemmeno le competenze - ma per lo scopo di questo articolo basti sapere che questa proprietà consente ai computer quantistici di eseguire in minor tempo calcoli molto più complessi rispetto ai computer tradizionali.
Al momento il calcolatore quantistico più avanzato al mondo, presentato a novembre 2022 dalla stessa IBM, vanta 433 qubit. Si chiama Osprey ed è ancora in fase di sviluppo ma, secondo l’azienda, verrà fornito a una serie di partner selezionati nel giro di pochi mesi.
Possibili vantaggi
Come mai la ricerca mondiale è così focalizzata sullo sviluppo di calcolatori esponenzialmente più potenti rispetto a quelli contemporanei? Per lo stesso motivo per cui sono stati sviluppati i computer che utilizziamo tutti i giorni: il progresso tecnologico migliora la vita dell’uomo.
L'informatica quantistica ha il potenziale per rivoluzionare vari settori. Si pensi solo a quello farmaceutico: l’enorme capacità di calcolo di un computer quantistico potrebbe permettere di simulare il comportamento delle molecole, aiutando gli scienziati a sviluppare nuovi farmaci in modo più rapido ed efficiente.
In linea teorica, un’enorme capacità di calcolo potrebbe anche essere in grado di rompere gli algoritmi crittografici oggi più utilizzati, consegnando ai proprietari del quantum computer una sorta di passpartout per tutti i dati crittografati. E la crittografia, in Bitcoin, è protagonista.
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