Elga Profili, una donna di Spoleto, è stata perseguitata per sette mesi da un uomo che non si rassegnava al suo rifiuto.
L'uomo, un alto dirigente della pubblica amministrazione, ha iniziato a perseguitare Elga con telefonate ossessive, messaggi e mail. Ha poi iniziato a minacciarla, dicendole che se non avesse accettato di stare con lui, le avrebbe fatto del male.
Nonostante le denunce di Elga, l'uomo non è stato arrestato. Le è stato imposto un divieto di avvicinamento, ma lo ha violato ripetutamente. È stato anche sottoposto al braccialetto elettronico, ma questo non è stato sufficiente a fermarlo.
In ottobre, l'uomo è stato arrestato, ma è stato rilasciato dal tribunale del riesame. La scorsa settimana, il pubblico ministero ha chiesto di nuovo gli arresti domiciliari per l'uomo, ma il gip si è limitato a disporre l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Il caso di Elga è un esempio di come la legge italiana non sia sempre efficace nel proteggere le vittime di stalking.
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